Oggi, lunedi 2 febbraio, è la Giornata Mondiale delle Zone Umide, istituita dal WWF per riconfermare l’adesione italiana alla Convenzione Internazionale di Ramsar. Oggi in tutta Italia sarà possibile visitare gratuitamente le oasi del WWF. In occasione di questa importante iniziativa, il WWF ha pubblicato un rapporto sulle cosiddette zone umide, tra cui paludi, lagune, stagni, acquitrini, specchi d’acqua e torbiere, che delinea un inquietante scenario. Secondo i dati del WWF, infatti, le zone umide stanno scomparendo dal nostro Pianeta. Oltre il 60% del patrimono mondiale è scomparso nell’ultimo secolo e addirittura il 90% solo in Europa. La situazione appare drammatica anche in Italia: dei 3 milioni di ettari originari di zone umide, nel 1991 ne restavano appena 300 mila. Oggi, invece, è rimasto intatto solo lo 0,2%.
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Sai che pesci pigliare? Guida del WWF per “esonerare” le specie a rischio dai Cenoni natalizi
Se non sapete che pesci pigliare per allietare i banchetti natalizi senza andare ad aumentare l’impatto negativo sulle specie già fortemente provate e a rischio, ci pensa il WWF, con una guida ad acquisti consapevoli che non rischierà di mandarvi alla cieca davanti al bancone del pescivendolo. Si chiama appunto Sai che pesci pigliare, la mini-guida disponibile anche on-line, che fornisce indicazioni sulle specie che si possono acquistare in tutta tranquillità, evitando ulteriori scompensi alla fauna ittica a rischio di estinzione.
L’iniziativa, che mira a sviluppare un consumo intelligente e a formare una coscienza ecologica negli acquirenti, che siano privati o ristoranti, è già stata avviata con successo in molti altri Paesi del mondo: Sud Africa, Francia, Germania, Polonia, Finlandia, Norvegia, Indonesia, Olanda, Danimarca. E finalmente grazie al WWF giunge anche in Italia, che si sa, non è molto rispettosa della fauna ittica, dal momento che tra pesca di frodo e violazione delle specie protette, dei metodi consentiti per la pesca, e altre infrazioni simili non possiamo proprio definirci amanti degli abitanti dei mari. Ebbene, almeno a Natale, facciamo un’eccezione e seguiamo i consigli degli ambientalisti.
Salvate la neve, lo chiedono i campioni di sci
Tutti a Poznan. Anche i campioni di sci di tutto il mondo si sono dati appuntamento nella cittadina polacca in cui si sta tenendo la conferenza mondiale sul clima, per rendere partecipi i grandi del pianeta della loro preoccupazione circa il riscaldamento globale, che sta mettendo in pericolo il futuro del loro sport, del lavoro proprio e di migliaia di persone che vivono di neve. Proprio quella neve che manca sempre di più, sostituita da un’irritante neve artificiale (che tra l’altro per essere sparata inquina anche non poco).
Appena fuori dalla sede della conferenza si sono incontrati i campioni delle varie discipline invernali, dai campioni di sci Ted Ligety e Julia Mancuso, ai campioni polacchi Magdalena Gwizdon e Tomasz Sikora, fino all’intera squadra finlandese di ski jump, tutti uniti in risposta all’appello lanciato dal WWF per salvare il pianeta.
WWF: L’uomo sta distruggendo il mondo
Nel Living Planet Report 2008, presentato oggi dal WWF, si apprende una verità sconcertante: per far spazio all’uomo, stiamo distruggendo la natura. I dati portati dall’associazione sono sconcertanti: negli ultimi 35 anni la popolazione umana è quasi raddoppiata, quella animale è diminuita di un terzo e le foreste tropicali si sono dimezzate.
E’ questa la denuncia di un sistema che non funziona, e che gli uomini hanno fatto troppo spesso finta di non sapere. O di non voler vedere. Osservando 1686 specie diverse di animali, il WWF ha rilevato che la perdita dal 1970 ad oggi è stata di circa il 28% di biodiversità, mentre l’indice delle zone tropicali vede un ribasso del 51%, un’enormità.
WWF lancia allarme recessione ecologica
Stiamo divorando il nostro Pianeta. Questo il grido d’allarme lanciato dal WWF (World Wildlife Fund) nel Living Planet Report 2008, una relazione sull’impronta ecologica dell’uomo stilata in collaborazione con la Società Zoologica di Londra e il Global Footprint Network.
Quella in corso è una vera e propria recessione ecologica, che potrebbe portare l’uomo ad aver bisogno di un altro globo in cui vivere per mantenere gli stessi assurdi standard di consumi, sfruttamento, inquinamento, distruzione che ha attualmente.
Un altro mondo da distruggere, per intenderci. Seguendo l’andamento odierno, infatti, la Terra diventerebbe inutilizzabile, completamente sfiancata, stremata, vuota, sterile già a partire dal 2035.
Dall’ultimo rapporto stilato dal WWF, due anni fa, le cose sono precipitate.
Una petizione contro la deforestazione nella penisola di Sumatra
Delle conseguenze della deforestazione nella Penisola di Sumatra, che mette a rischio l’habitat di molti animali, tra cui le tigri, avevano già parlato tempo fa. Ma finalmente il governo indonesiano ha deciso di fare qualcosa di concreto per mettere un freno al disastro, arginando le perdite.
Ogni anno, infatti, si perdono milioni di dollari di capitale naturale proprio a causa del taglio delle risorse boschive.
Qualcosa, come dicevamo, sembra smuoversi: ieri i politici indonesiani, nel corso dell’IUCN World Conservation Congress a Barcellona, hanno firmato un piano che mira a proteggere le foreste rimanenti, salvando gli ecosistemi in pericolo sull’isola di Sumatra.
WWF: al via la campagna per salvare le tartarughe marine Caretta caretta
Sono più di dieci mila le tartarughe che, ogni anno nel Mar Mediterraneo, muoiono in seguito a catture accidentali da parte dei pescatori. Per questo il WWF ha lanciato, domenica
Scorecards: le pagelle del Wwf al G8

Il prossimo G8 si svolgerà dal 7 al 9 luglio a Hokkaido, in Giappone, e tra i temi d’interesse principali c’è la questione irrisolta e in netto peggioramento dei cambiamenti climatici, un problema che certo ha bisogno, forse più di tutti gli altri, di pochi bei discorsi e di molte più azioni.
Finita l’era del “prometto, lo farò“, la nota associazione ambientalista da’ un giudizio su chi qualcosa la fa già, oggi, nel presente, che è anche l’unico spazio temporale in cui operare per riuscire ad avere un futuro.
WWF: in arrivo recinti elletrificati nei parchi dell’Appennino e delle Alpi

Metti in luce l’Africa

“Metti in luce Africa” è un’iniziativa che intende incentivare i finanziamenti in alcune aree rurali africane, inaugurando un fertile terreno di scambio tra Italia ed Africa basato sul commercio dei prodotti equosolidali e sullo sfruttamento delle energie rinnovabili.
Un investimento che colpirà positivamente l’economia locale: l’incentivazione aiuterà le realtà imprenditoriali indigene a risollevarsi e a costituirsi autonomamente.
Il nucleare non serve all’Italia e svuota le nostre tasche di 50 miliardi di euro

Stavolta torniamo a trattare di nucleare in termini economici, per sapere quanto ci costerebbe, in effetti, costruire, utilizzare e mantenere in funzionamento centrali nucleari nel nostro Paese.
Lo facciamo spinti dal monito lanciato da WWF, Greenpeace e Legambiente in un dossier dal titolo Il nucleare non serve all’Italia (cliccate qui per scaricarlo).
Nel documento, presentato a Roma dalle tre associazioni ambientaliste, si fanno i conti a Scajola, nel senso letterale del termine, stimando tra i 30 e i 50 miliardi i costi di un ritorno al nucleare.
La Natura ci serve per almeno cinque ragioni

Cinque sono quelle indicate dal dossier del WWF “Effetto biodiversità“, per ricordare all’utilitaristico uomo che la Natura ci serve.
Biodiversità: assicurazione sulla vita del nostro pianeta

Allarme WWF: tra 50 anni non ci sarà più biodiversità

La seconda causa è il cambiamento climatico, dovuto ovviamente all’inquinamento, che sta facendo estinguere numerose specie di piante e pesci; e infine il commercio della carne e delle pelli, che miete vittime soprattutto tra le balene e le foche.