The Global Day for Darfur: contro il genocidio in Sudan anche George Clooney

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Forse ricorderete le interviste su temi scottanti fatte dalle Iene ad alcuni parlamentari italiani qualche tempo fa (e se non le ricordate andate a rivederle sul sito della trasmissione).
In uno di questi test per misurare il livello culturale dei nostri governanti, si parlava di Darfur. –Che cos’è il Darfur?-chiese la Iena. Dal momento che dall’altra parte ci fu un silenzio tombale ed imbarazzato, oggi proviamo a rispondere noi, riempiendo quel vuoto di ignoranza con la triste e sanguinosa storia di questa regione martoriata dalla guerra.

Il Darfur è una regione situata nell’ovest del Sudan, stato dell’Africa Centro-orientale.
Da febbraio del 2003 porta avanti un conflitto armato, che vede contrapposti i Janjaweed, un gruppo di miliziani islamici delle tribù nomadi dei Baggara, e le tribù non Baggara, dedite invece all’agricoltura.
Il governo sudanese fornisce armi e sostegno ai Baggara, anche se ufficialmente nega di offrire loro alcun tipo di supporto. La Coalition for Internal Justice stima in 400.000 morti la cifra di vittime dall’inizio dell’operazione di pulizia etnica. Un vero e proprio genocidio, che va avanti da anni. Senza contare le migliaia di sfollati, costretti a fuggire nelle regioni del Ciad, dove è anche difficile raggiungerli per fornire assistenza umanitaria. E’ necessario l’invio più cospicuo possibile di forze di pace, per ristabilire un equilibrio. E per far questo, è necessaria una cooperazione a livello mondiale.
Oggi torniamo a parlare di Darfur, in occasione della giornata mondiale per il Darfur, proclamata per il 13 aprile con iniziative in tutto il mondo. The Global Day for Darfur, di cui ha parlato George Cloooney a Roma, durante la presentazione del suo ultimo film, si è reso quasi necessario, direi, dopo che da febbraio 2008 la situazione nella regione del Sudan è precipitata.

22 Marzo 2008: La Giornata Mondiale dell’Acqua

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Nel 1992 è stata scelta la data del 22 Marzo per istituire la Giornata Mondiale dell’acqua, il bene piu’ prezioso che l’umanita’ abbia a sua disposizione. E’ tuttavia necessario sottolineare che non tutti i popoli della terra possono usufruirne allo stesso modo, soprattutto in Africa, in alcune regioni del Sud-America e tra le etnie piu’ isolate.
Per miliardi di esseri umani oggi i servizi igienici e l’acqua rappresentano ancora un lusso, la possibilità di poter bere ad una fonte potabile comporta viaggi quotidiani di chilometri, da parte di donne con i loro piccoli al seguito. I dati sulla situazione in Africa sono stati resi noti dal rapporto Oms-Unicef, in preparazione della Giornata del 22 Marzo.

Nei paesi occidentali si è abituati a ritenere l’acqua come un servizio dovuto, ma non si ha rispetto nell’utilizzarla, infatti è evidente che gli stati piu’ ricchi sono quelli in cui si compiono piu’ sprechi, a livello industriale, cittadino e domestico.
Il sostenere che senza l’acqua la vita sia impossibile, non è una banalità, è la realta’, poichè tutto funziona, si nutre, cresce grazie a questo bene preziosissimo. Il nostro corpo è composto per il 90% da acqua, le piante sono costituite da acqua, attraverso essa noi possiamo nutrirci, puo’ crescere la vegetazione, abbiamo i servizi igienici, possiamo garantire la pulizia delle nostre abitazioni. Ma perchè questo immenso patrimonio non puo’ essere distribuito ad ogni singolo abitante della terra in egual misura?