Nasce Uribu, la piattaforma per denunciare l’Italia che inquina

Quante volte vi siete detti: “Che ci vuoi fare, tanto in Italia va sempre così”? D’ora in avanti non ci sarà più bisogno di indignarsi restando con le mani in mano, ma si potrà fare qualcosa di più: denunciare. Non alle autorità competenti, ma sulla rete. Nasce infatti Uribu, una piattaforma web accessibile a tutti e che presto arriverà anche su smartphone in cui poter segnalare disservizi e soprusi, ma anche ad esempio episodi di inquinamento e distruzione dell’ambiente a cui avete assistito e volete rendere noti a tutto il mondo.

Meno carta, più valore: l’esempio della Camera di commercio di Milano

“Meno carta, più valore”. E’ questo il nome di un premio che è stato promosso da Forum PA assieme alla Camera di Commercio di Roma a fronte del patrocinio da parte del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione. Ebbene, ad esse premiata per “Meno carta, più valore” è stata nei giorni scorsi la Camera di Commercio di Milano che, ai fini della partecipazione al premio, s’è presentata con “Gestione digitale dei bandi di finanziamento“, un progetto che permette alle imprese di risparmiare tempo, carta, denaro ed anche carburante con tutti i benefici a livello ambientale che ne conseguono.

In pratica con “Gestione digitale dei bandi di finanziamento” l’impresa partecipante ai bandi risparmia le ore lavorative per le attività di presentazione delle domande su carta; risparmia carta e, come sopra accennato, anche carburante. A sua volta la Camera di Commercio di Milano, grazie proprio al fatto che le imprese presentano le istanze di accesso ai bandi via Web, può arrivare a risparmiare ogni anno la bellezza di oltre cinque mila ore lavorative, così come si abbatte di ben 10 euro il costo di ogni pratica da andare a gestire.

Giorno della Terra, il Google doodle dell’Earth day 2011

Google doodle Earth Day 2011

Google celebra l’Earth Day 2011 con un doodle dedicato tutto incentrato sugli animali immersi in una natura da Eden. Non c’è traccia dell’uomo e in pochi centimetri troviamo insieme leoni, panda, pinguini, salmoni, alberi, fiumi, cascate che si animano al passaggio del mouse. Vivi e vitali come oggi molte tra le specie in via d’estinzione purtroppo non sono più da tempo.

E così a Mountain View, da sempre sede di un impegno concreto verso le energie rinnovabili, gli investimenti green ed una attenzione al vivere sostenibile ed al ridotto impatto nei consumi, vedi gli orti dei dipendenti per fare solo un esempio, celebrano il Giorno della Terra mettendo al centro di ogni ricerca del mondo i suoi abitanti e le sue meraviglie. Meraviglie che, al di là del fumetto, Google, più di ogni altro, ci ha aiutato a scoprire ed a riscoprire con i suoi strumenti che arrivano ad osservare fin nell’oceano, ci avvicinano ai pinguini dell’Antartide e senz’altro ci fanno percepire una maggiore vicinanza a foreste, popoli, animali lontani fisicamente da noi ma che risentono delle nostre azioni e del nostro consumismo.

Greenpeace: “Facebook, ci piaci verde”

Greenpeace e Facebook, una sfida dell’associazione ambientalista lanciata al colosso dei social network affinché tolga l’amicizia al carbone e scelga le energie pulite. Google docet, d’altra parte. Una battaglia all’ultimo commento, già oltre 50 mila quelli pervenuti dagli utenti, profili che hanno raccolto l’appello dei verdi a pressare Zuckerberg affinché diventi il re di un social green.

L’invito, già inoltrato mesi fa, si è rinnovato oggi quando Greenpeace ha deciso che era il momento di tornare ad insistere per far sì che Facebook usasse solo energia rinnovabile, escludendo seccamente nucleare e fossili per far funzionare i suoi sistemi informatici.

Rinnovabili, GSE allaccia Corrente 2.0, portale operatori filiera italiana

Il GSE, il Gestore dei Servizi Energetici, ha lanciato un nuovo portale, Corrente 2.0, dedicato agli operatori della filiera italiana delle energie rinnovabili. Inaugurato lo scorso giugno dietro impulso del Ministero dello Sviluppo Economico e con all’attivo già 620 aziende aderenti, il sito corrente.gse.it si è rinnovato nella veste grafica e nei contenuti. Del cambio di look e degli obiettivi del portale GSE dedicato alle rinnovabili si è parlato ieri a Palazzo Mezzanotte, a Milano, nell’ambito del convegno Scenari di sviluppo e opportunità di investimento, promosso in collaborazione con Borsa Italiana.

La mission del portale, spiega il GSE in una nota, è di proiettare verso i mercati internazionali le imprese italiane attive nel settore delle rinnovabili, una vetrina che esponga il made in Italy aprendolo alle numerose opportunità provenienti dall’estero ed al contempo rafforzandone la competitività tecnologica e commerciale.

Quanta CO2 produci? Te lo dice un’applicazione online

Finalmente saremo in grado di scoprire quanta CO2 emettiamo con le nostre attività. La General Electric ha appena pubblicato un sito internet che calcola le emissioni di ogni singola attività umana. L’obiettivo, oltre che creare curiosità, è evidentemente quello di far rendere conto ad ognuno di noi quanto inquiniamo, e magari farci correggere le cattive abitudini.

Il sito di Kataweb ha tradotto in italiano le attività più comuni, mentre su quello originale si va maggiormente nel dettaglio. In entrambi i casi però è facile intuire il tasso di inquinamento di ognuno di noi. Ad esempio se decidete di vedere un bel film, sarebbe preferibile guardarlo in tv, dato che un’ora davanti ad un televisore da 15 pollici produce 34 grammi di CO2, contro i 63 di un monitor per pc. Se poi avete un giardino, sapete quanto risparmiereste ad autoprodurvi della frutta?

Film documentario sull’ambiente, si parte dalla rete

Sensibilizzare sull’ambiente e sugli ecosistemi sempre più a rischio per la condotta dell’uomo è l’obiettivo principale del film-documentario promosso da Telecom Italia che, attraverso il blog Avoicomunicare, lancia un appello a tutti gli appassionati di documentari, di montaggio e soprattutto di ecologia.

Il progetto, che è stato presentato in anteprima al BlogFest di Riva del Garda (24-26 settembre 2010), vuole descrivere lo stato di salute del nostro Paese attraverso gli occhi di chi vive in questo territorio. Il film-documentario sarà interamente prodotto dalla rete con la collaborazione di Mario Tozzi, geologo e giornalista scientifico che avrà il compito di strutturare i contributi inviati dagli internauti.

Google heart box: l’orto organico del Google campus

I Googlers, gli ingegneri informatici che hanno creato la macchina dell’onniscienza, la macchina che ti corregge quando sbagli una parola, l’oracolo che quasi capisce cosa stai cercando un attimo prima che tu lo abbia realmente pensato tra un algoritmo e l’altro, i geni di Google zappano e annaffiano.

Nel quartier generale di Mountain View, oltre ai quattro hangar di vetro e cemento alti due piani (e colorati  di blu, rosso, giallo e verde, come le lettere del celebre logo),  gli svariati edifici per uffici, le palestre, i 17 caffè e le cinquecento biciclette in sharing che i 9000 gli impiegati prendono e lasciano, c’è anche un organic garden. Lavorare la terra rilassa e facilita la concentrazione ed al campus dove tutto è brainstorming l’orto non poteva mancare.

Facebook, le 6 pagine più green del social network

Ormai tutti siamo su Facebook, ma non sono in molti a sapere che, oltre ad utilizzarlo per stare in contatto con gli amici e giocare a Farmville, lo possiamo sfruttare anche per tagliare la nostra impronta ecologica, fare del volontariato per ripulire le strade dai rifiuti, o per una campagna per la nostra causa preferita. E’ possibile intraprendere queste ed altre iniziative soltanto visitando delle pagine dedicate (o aprendone di nuove). Il sito Treehugger ha selezionato le migliori 6 che sostengono cause ecologiche.

1. Calcola la tua impronta idrica. Il Water Personal Footprint Calculator è un’applicazione che aiuta a capire dove si utilizza la maggior parte dell’acqua nella routine quotidiana e offre suggerimenti per ridurne l’uso. Successivamente incoraggia a condividere i propri risultati con gli altri, con l’intento di ispirarli.

WWf Living Planet Report 2010: oggi in diretta dal web

Dal 1998 il WWF pubblica i Rapporti sul Pianeta Vivente (“Living Planet Report”) nei quali indica lo stato di salute dell’ecosistema planetario e l’impatto delle attività antropiche su di esso. Come sta il pianeta il WWF, in collaborazione con la Zoological Society di Londra e il Global Footprint Network, ce lo dice tramite 2 parametri: l’impronta ecologica umana e l’indice di biodiversità. Ed è proprio in occasione di questo 2010 anno della biodiversità, che l’associazione ha deciso di portare la sua ultima diagnosi sulla salute del pianeta ed il messaggio esortativo a porre riparo proprio a tutti e per farlo ha scelto il web.

Il sito dell’associazione www.panda.org ha allestito una diretta mondiale webcast che permetterà di seguire, a chiunque e dovunque, la divulgazione ufficiale del Rapporto, che la giornalista di Al Jazeera Veronica Pedros presenterà dalla prestigiosa sede del Festival del cinema naturalistico di Bristol.

Pinguini dell’Antartide su Google Street View

Google Street View sbarca in Antartide e, di conseguenza, i pinguini sui nostri monitor. Niente lunghi viaggi in barca e temperature glaciali per osservare da vicino questi splendidi animali, perché possiamo usufruire di una passeggiata virtuale, certo non altrettanto emozionante, sulla costa rocciosa antartica direttamente dalla nostra scrivania.

Lo spia-strade della grande G è entrato in funzione nel 2007, e via via è andato avanti aggiungendo immagini da tutto il mondo e con il lancio avvenuto in questi ultimi giorni di Street View in Sud America ed in Antartide, ora ogni continente è coperto.
Da Google spiegano come questo servizio permetta alle persone di di capire il contrasto tra Times Square a New York e la superficie di un ghiacciaio abitata da pinguini.

Responsabilità sociale d’impresa, ambiente in pole position per i cybernauti

Certificazioni di sostenibilità ed impatto ambientale. Questi i temi che riscuotono maggiore interesse da parte dei cybernauti quando si parla di responsabilità sociale d’impresa.
E’ il dato diffuso da Extrapola, leader nel monitoraggio dell’informazione online, nell’ambito di un’indagine volta ad individuare gli argomenti più dibattuti dalla rete attinenti alla CSR, Corporate Social Responsibility.

Il web è sempre più green: forum, siti, comunità sostenibili virtuali. Gli utenti si informano sull’impatto ambientale e sulle politiche sostenibili delle imprese, e lo fanno online, condividendo dati, statistiche, opinioni. Un aspetto fondamentale e da non trascurare, la rete, una vetrina sempreverde per le aziende che intendono dimostrare il loro impegno etico e sociale, rimanendo competitive sul mercato.

Confcommercio inaugura il portale ambientale

Uno dei problemi del vivere ecologico è spesso l’essere staccati dal resto della società, lavorare “ognuno per sé”, perdendo di conseguenza gli stimoli dopo poco tempo. Ma per avere una collaborazione tra diverse figure comunitarie, le quali possono essere società, imprese, istituzioni, mondo accademico e semplici cittadini, ci voleva una sorta di punto d’incontro, ed è proprio quello che ha fondato Confcommercio, la confederazione delle imprese italiane, che ha appena lanciato sul proprio sito internet il forum sulle politiche ambientali.

Il nome si completa con la dicitura “scelte strategiche e fattori di sviluppo” in quanto si spera che con questo forum tutti i partecipanti si scambino idee e visioni del mondo per poter migliorare l’attività imprenditoriale (e non solo), rispettando i dettami dell’ecologia.

Google e le palline nemiche dell’ambiente

Non sfugge niente agli occhi attenti degli amici dell’ambiente. Se poi l’imputato è il motore di ricerca più famoso al mondo come sottrarsi e nascondere la gaffe, sempre che di gaffe e non di bufala si tratti? Come avrete di certo notato ieri Google andava a palline, con un logo animato, colorato, divertente, certo, ma poco eco-friendly, tanto che per alcuni questo annullerebbe molti degli sforzi compiuti dal search engine per ridurre la sua impronta, ricordate: l’energia eolica per alimentare i data center?

Ad evidenziare il consumo di energia in più delle palline è stato il sito Downloadsquad, e la notizia oggi è stata riportata in Italia da Giornalettismo.com.
La capacità di elaborazione del nuovo doodle con le sferette che fuggivano all’impazzata all’avvicinarsi del mouse, volendosi fidare dei calcoli riportati da Downloadsquad, richiedeva una spinta al massimo dell’hardware del Pc, con un consumo aggiuntivo stimato fra i 15 e i 20 watt di energia. Non sono grandi cifre, ma provate a moltiplicarle per milioni di utenti che ogni giorno, anche svariate volte al giorno ciascuno, transitano sull’homepage di Google per le loro ricerche in rete:

Probabilmente è più della corrente che lo stato del Wyoming usa in un anno, ipotizzano a Downloadsquad.