PAC (Politica Agricola Comune), energie rinnovabili ed integrazione in agricoltura, fertilizzazione sostenibile e sicurezza alimentare: sono alcuni dei temi che terranno banco ad Asciano (SI), dal 1 al 4 settembre prossimo, nell’ambito di Agricrete, i Tesori della Terra, una fiera che vede protagonisti indiscussi della scena gli agricoltori ma soprattutto i prodotti, nell’ottica di un futuro sostenibile che cerchi di coniugare qualità e ripresa economica del settore al rispetto del territorio e delle sue preziose risorse agroalimentari. Al centro delle preoccupazioni degli agricoltori l’incertezza che ancora regna sovrana, a poca distanza dal 2013, sulla PAC, la politica agricola comune dell’UE, da cui dipende la sopravvivenza stessa di milioni di agricoltori.
Agricoltura
Politiche agricole e ambientali, il futuro dell’alimentazione e dell’economia è sostenibile
Dall’incontro proficuo di politiche agricole e tutela ambientale si può intraprendere un percorso sostenibile che riuscirebbere a coniugare una rivoluzione negli approvvigionamenti alimentari e nei consumi in chiave ecofriendly alla ripresa delle microeconomie e dei mercati locali, con un apporto affatto trascurabile anche sulla qualità della vita dei cittadini e sulla salute pubblica. La ricetta per raggiungere questi obiettivi non è frutto di strane alchimie o peggio di concetti complessi legati al mondo intricato della finanza. Si tratta di meccanismi semplici che ben conosciamo e che stanno alla base di un nuovo stile di vita che sta prendendo gradualmente piede nei cittadini più sensibili ed anche tra le amministrazioni, grandi ma soprattutto piccole.
Moria api in Piemonte, stop ai neonicotinoidi in agricoltura
Le api, insetti laboriosi dal ruolo a dir poco cruciale nella catena alimentare, sono da decenni oggetto di un vero e proprio attacco da parte degli insetticidi chimici utilizzati nelle coltivazioni. In Europa molte di queste sostanze sono state messe al bando registrando un calo nella riduzione del numero di api. Un successo in Italia si è avuto proprio nei giorni scorsi quando è arrivata, in merito, una decisione abbastanza confortante nella sua drasticità che porta la firma del Ministero dell’Agricoltura. A seguito della moria di api straordinaria che si è verificata di recente in Piemonte, si è infatti deciso di vietare l’uso agricolo dei neonicotinoidi, prodotti che figurano tra i nemici acerrimi di questi insetti.
Il lupo è cattivo solo nelle favole, l’agricoltura è a rischio a causa del cacciatore
Il lupo è stato ingiustamente criminalizzato nell’indagine presentata oggi a Montecitorio dalla Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, un focus sui danni provocati dalla fauna selvatica alle coltivazioni. A dirlo, dichiarandosi a dir poco esterefatto dai contenuti del report, è il presidente di LIPU-BirdLife Italia, Fulvio Mamone Capria:
E’ scioccante leggere che il principale problema per l’agricoltura italiana sia il lupo, definito addirittura un terrore, con una criminalizzazione che appare semplicemente inaccettabile. Ci spiace, ma quello della Commissione Agricoltura è un approccio errato, che non farà fare passi avanti alla questione.
Batterio killer, potrebbe provenire da un’azienda agricola tedesca
La causa della diffusione del batterio E.coli nei cetrioli che hanno colpito la Germaniaè stata rintracciata anche nei germogli di soia prodotti dalla Gaertnerhof Bienenbuettel, un’azienda agricola della Bassa Sassonia, distante circa 70 km da Amburgo, e non dunque dai prodotti esportati dalla Spagna. I responsabili della ditta tedesca non sanno trovare una spiegazione alla diffusione del batterio killer. Klaus Verbeck, amministratore delegato della Gaertnerhof Bienenbuettel, ha dichiarato che l’azienda agricola non utilizza concimi per la produzione di germogli di soia e che non ci sono animali nella fattoria
Non riesco a capire come possano stare insieme le accuse con i processi di produzione che abbiamo qui. I germogli di mais si sviluppano solo da semi e dall’acqua e non sono affatto concimati. E nell’azienda non utilizziamo concimi animali neanche in altri settori di produzione.
Batterio killer fa strage dei consumi di frutta e verdura
Cinque miliardi di euro. A tanto ammontano i danni subiti dal comparto agroalimentare a causa della psicosi sul batterio killer e di tutte le altre (dall’aviaria alla diossina), calcolati da Coldiretti. Un danno, quest’ultimo, subìto in tutta Europa per motivi infondati, che fa il paio con le altre psicosi più o meno giustificate come l’aviaria, la mucca puzza o il latte alla melamina.
Finora i casi accertati di contagio in tutto il Vecchio Continente sono stati circa 2000, ma tutti si sono verificati in Germania (i 500 pazienti non tedeschi erano comunque transitati dalla Germania di recente), dunque non c’è pericolo per l’Italia. Inoltre non si sa ancora quale sia il vero motivo per cui il batterio si diffonda così velocemente, ed è bastato soltanto sospettare dei cetrioli per far crollare il mercato europeo di tutta la verdura.
Insetticida naturale a base di ortiche
Marco M. (lo ringraziamo) ci invia una ricetta naturale e semplice da preparare per difendere le piante dagli insetti senza ricorrere a pesticidi chimici: un insetticida a base di ortiche.
Energia pulita, a Lodi inaugurata la prima maxi serra solare
La prima maxi serra solare è stata inaugurata a Merlino, in provincia di Lodi. Un impianto di oltre 15 mila metri quadrati di pannelli fotovoltaici della potenza di 1 megawatt per produrre energia dalla fonte rinnovabile principale, il sole, ma senza danneggiare l’agricoltura.
Il mega impianto, già ribattezzato “salva suolo” difatti i pannelli fotovoltaici sono installati ad alcuni centimetri dal suolo e il terreno può continuare ad essere coltivato, senza problemi, come spiega Paolo Locatelli, orticoltore che ha installato il mega impianto nel suo terreno coltivato a melanzane
I moduli fotovoltaici, 80 per 120 centimetri, sono in materiale semi trasparente che fa filtrare la luce, anche perché non ci sono le classiche bordature scure e quindi sotto possiamo coltivare. Abbiamo infatti 15 mila piantine e le prime melanzane cominceremo a raccoglierle al massimo fra due settimane. Quest’anno contiamo di produrne fino a 180 mila chili.
In Cina esplodono i cocomeri, troppi additivi chimici?
In Cina esplodono i cocomeri. Non è una bufala: la notizia, riportata dall’agenzia Nuova Cina e ripresa in Italia dall’Ansa, in Inghilterra dal Guardian, è purtroppo vera. Lo strano fenomeno degli scoppi delle angurie è imputabile ad un altrettanto inspiegabile mistero non naturale stavolta ma tutto umano: la fretta di veder crescere i prodotti ortofrutticoli, senza alcun rispetto per il ciclo naturale, la stagionalità, le caratteristiche biologiche e territoriali.
Laddove sole, acqua e stagioni sono troppo lente per un mercato ansioso di produrre e cestinare alla velocità della luce, intervengono gli additivi chimici più aggressivi, usati in quantità talmente astronomiche da esplodere e vanificare il raccolto che sarà anche venuto su in fretta ma poi è esploso e che se ne faranno ora di una megafrittata di angurie?
Fotovoltaico e agricoltura, appello dell’Adaf al Ministro Romano
Fotovoltaico e agricoltura, chiedono certezze e tutele i dottori in Scienze Agrarie e Forestali riuniti nell’Adaf. Nell’ambito di un convegno organizzato nei giorni scorsi dalla sezione di Latina dell’associazione l’appello rivolto al neoministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Francesco Saverio Romano, è di garantire lo sviluppo dell’energia fotovoltaica. Il dibattito sul fotovoltaico in agricoltura organizzato dall’Adaf Latina cerca di colmare un vuoto su un settore ancora troppo poco omogeneo sul territorio nazionale e che manca di una normativa di riferimento chiara ed unitaria.
Enrico Barcella, presidente Adaf Latina, spiega che, per quanto riguarda l’applicazione del fotovoltaico in agricoltura, oggi ci sono soluzioni tecniche che consentono di non snaturare l’originale vocazione del territorio e del paesaggio. Il solare fotovoltaico può trovare una facile collocazione su tetti di stalle, di fienili, di serre ma anche su terreni marginali.
Punteruolo rosso, nuova minaccia per le palme
Il punteruolo rosso torna a colpire le palme del nostro Paese. Credevamo di esserci sbarazzati una volta per tutte del terribile insetto killer che uccide le palme danneggiandole dall’interno, eppure non è così.
Dopo i tentativi per salvare le palme nostrane, è stato emesso in questi giorni un nuovo decreto di emergenza dal ministero delle Politiche Agricole. Il testo, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 14 febbraio 2011, n. 36, dispone di nuove indicazioni per far fronte all’avanzata del punteruolo rosso e per smaltire le palme malate.
Fotovoltaico, no ai pannelli sui terreni agricoli del Veneto
Il Consiglio Regionale del Veneto ha approvato l’emendamento alla legge finanziaria che vieta la proliferazione di impianti fotovoltaici su suolo agricolo. Il fermo alle installazioni dei pannelli sarà valido fino al 31 dicembre 2011.
“Un sollievo” per la Coldiretti Veneto ha dichiarato il presidente Giorgio Piazza che da sempre è impegnato per avere un piano energetico regionale che incentivi la produzione di energia pulita ma senza danneggiare l’agricoltura e senza deturpare con moduli solari selvaggi la pianura Padana.
Quante arance ci sono in un litro di aranciata? Tre centesimi e nemmeno italiane
La denuncia non ci è nuova a dire il vero, se n’è dibattuto a lungo anche negli anni scorsi ma la polemica su quanto ci costi una spremuta e su quante arance ci siano effettivamente in quelli che vengono spacciati come succhi concentrati e quante di queste siano davvero made in Italy, continua a tener banco.
Risolleva l’attenzione sull’annosa questione la Coldiretti, sollecitata da Adiconsum e Legaconsumatori che promuovono lo sciopero dell’aranciata previsto per il fine settimana, per spezzare quella che è la catena dello sfruttamento dei lavoratori agricoli e delle imprese del settore, che ci vede ahinoi partecipi. E ricorderete tutti gli scontri di Rosarno dello scorso anno.
In un litro di aranciata, spiega la Coldiretti, venduto mediamente a 1,30 euro, ci sono solo 3 centesimi di arance che peraltro spesso vengono spacciate come made in Italy anche se provengono dal Brasile o dalla Florida.
Api in calo, a rischio l’intera catena alimentare
Le api stanno morendo, a dirlo sono diversi studi scientifici che accusano i pesticidi di decimare i laboriosi insetti. In Europa i pesticidi killer sono stati messi al bando e la popolazione di api in queste zone è aumentata sensibilmente, ma negli USA la strage continua.
L’importanza delle api nell’intera catena alimentare non è da sottovalutare: oltre a produrre miele e nettare, questi insetti impollinano il 90% delle piante e delle coltivazioni. Il costo in denaro delle perdite alimentari è di circa 40 miliardi di dollari, quello ambientale inestimabile. Oggi le api arrivano solo al 4% del totale di qualche anno fa. Forse la causa non è solo nei pesticidi, ma anche nella perdita degli habitat naturali.