E’ vero che il disastro appena capitato a Genova è stato improvviso e di certo non ci si poteva attendere che una pioggia di poche ore distruggesse parte della Liguria prima e poi proprio la città di Genova dopo, ma ogni volta che accadono queste tragedie torniamo a parlare di disastro inevitabile. Questo è vero solo in parte, visto che l’Italia è tutta soggetta ad eventi del genere, e non si prendono mai contromisure per evitarle. Un’idea che potrebbe interessarci arriva dalla Spagna.
Acqua
Acqua: un villaggio sudafricano la recupera dalla nebbia
In linea di principio non era difficile capire che la nebbia poteva diventare una buona fonte di acqua, ma dopo qualche piccolo tentativo di commercializzare l’idea, se ne sono perse le tracce. Ora la ritroviamo in Sudafrica, in un remoto villaggio chiamato Tshiavha, nella provincia di Limpopo, in cui gli abitanti hanno deciso di reagire alla scarsità d’acqua.
Depurare le acque di scarico con le cozze, accade a Nosedo (Milano)
Cozze capaci di eliminare le sostanze tossiche presenti nelle acque del depuratore di Nosedo, un quartiere della periferia sud di Milano. La scoperta arriva dopo mesi di ricerche ed esami compiuti dal gennaio scorso dalla Fondazione AquaLab in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, la Bicocca e l’Istituto Mario Negri, grazie ai finanziamenti della Fondazione Cariplo.
Cinque Terre e alluvioni, Prestigiacomo: “L’impegno del Governo oggi è massimo”
In questo momento la priorità è la salvaguardia delle vite umane e l’aiuto alle comunità colpite da questa tragedia. L’impegno del Governo oggi è massimo e si accompagna al cordoglio per la perdita, ancora una volta, di tante vite umane.
Questi sono i primi c0mmenti del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo sull’alluvione in Liguria e in Toscana che finora ha registrato la morte di nove persone.
Maltempo, Cinque Terre sotto il fango. Video sull’alluvione a Monterosso
La Liguria è sotto assedio per il maltempo, si contano nove vittime per l’alluvione che ha colpito il Paese, sette nella regione ligure e due in Toscana. Le autorità locali non si sbilanciano sul numero dei feriti e dei dispersi, ma la situazione alle Cinque Terre è off-limits. Vi mostriamo un video girato questa mattina a Monterosso, sommerso dal fango. I vigili del fuoco stanno utilizzando gommoni rinforzati per raggiungere le persone alluvionate e per salvare il salvabile: 50 persone sono state portate in salvo dopo aver trascorso la notte aggrappate a degli alberi.
Alluvione in Liguria, l’Italia è in default ambientale
Alluvione in Liguria: nove finora le vittime, decine i dispersi. Una bomba d’acqua sulle Cinque Terre, così l’ha definita Giampiero Maracchi, climatologo dell’Università di Firenze:
Siamo passati da precipitazioni che avevano una portata di 40-60 millilitri all’ora (tra gli anni ’60 e ’90) a piogge che arrivano a scaricare tra i 90 e i 200 millilitri in un’ora. Si tratta di un fenomeno di tipo tropicale a cui ci dobbiamo abituare, ovvero i cosiddetti flash flood.
Un disastro annunciato per i geologi. In Italia non si investe affatto in prevenzione del rischio idrogeologico, per poi dichiarare lo stato d’emergenza per una tragedia che ormai è abitudine alle prime precipitazioni abbondanti.
Acqua, Geologi riuniti a Roma per discutere “Fino all’ultima goccia”
Da Roma lanceremo la nostra proposta di governo del territorio e lo faremo discutendo con la politica italiana. L’acqua nel terzo millennio: risorsa di importanza vitale cui sono indissolubilmente legate la storia dell’umanità e la vita stessa del pianeta. Nella realtà complessa del nostro Paese, la fruibilità di questo bene è caratterizzata da discontinuità territoriali, qualitative e quantitative.
Il consumo insostenibile di acqua per abitante e la rete idrica nazionale che fa acqua da tutte le parti, nel vero senso della parola, stanno mettendo a rischio uno dei beni più preziosi che la Terra offre: l’acqua. L’allarme viene lanciato dal Consiglio Nazionale dei Geologi, riunitosi a Roma nelle giornate di martedì 18 e mercoledì 19 ottobre per discutere “Fino all’ultima goccia”.
Borracce SIGG, acqua del rubinetto per i bambini che tornano a scuola
Acqua del rubinetto a scuola: si moltiplicano le iniziative di istituti scolastici e Comuni volte a promuovere il consumo delle risorse idriche delle reti civiche ed a ridurre di conseguenza la mole di rifiuti e le emissioni del trasporto su strada dell’acqua in bottiglia. La SIGG, azienda svizzera specializzata nella produzione di borracce in alluminio riciclabili al 100%, ha pensato di dare ulteriore slancio alla promozione dell’acqua del rubinetto creando una nuova linea di accessori per la scuola destinata ai bambini ed ai ragazzi che vogliono bere in modo consapevole, diminuendo l’impatto sull’ambiente senza rinunciare ad oggetti colorati e divertenti.
Acqua potabile, arriva Ecoloblue il generatore da atmosfera
EcoloBlue è un generatore di acqua potabile messo a punto da una società di San Diego, capace di condensare l’aria presente in atmosfera. Il prodotto è stato lanciato sul mercato in due serie, una per uso domestico e una per uso industriale. Per le nostre case si possono acquistare due diversi modelli di EcoloBlue, uno da 26 litri di acqua al giorno e uno in grado di produrre fino a 30 litri. Il generatore per uso industriale produce invece fino a 200 litri di acqua potabile al giorno. EcoloBlue è un prodotto green che può essere alimentato a pannelli fotovoltaici da circa 300 watt.
Siccità, un nuovo sistema di desalinizzazione potrebbe debellarla
Oltre un terzo della popolazione mondiale vive in aree in cui la domanda di acqua dolce fa fatica ad essere soddisfatta. Entro il 2025, questo numero sarà quasi il doppio. Alcuni Paesi hanno risolto il problema sfruttando fonti naturali di acqua dolce, ma in molti casi la siccità, l’inquinamento o altri problemi, come ad esempio la crisi idrica del fiume Giordano, hanno dimostrato come molte di queste pratiche siano tutt’altro che sostenibili. Per questo è importante trovare una soluzione al più presto.
Acqua del rubinetto per risparmiare in vacanza
Bere acqua del rubinetto è una scelta consapevole e sostenibile per diverse ragioni, non ultima quella economica. L’acqua delle reti civiche è sottoposta a controlli più frequenti, non affronta lunghi viaggi sulle autostrade stivata nei tir e dunque, a conti fatti, ha una qualità maggiore oltre che garantire un risparmio di emissioni considerevole e di conseguenza un impatto minore sull’ambiente. A questo si aggiunge l’enorme mole di rifiuti di plastica che, anche se riciclabile, non si viene a creare optando per l’acqua di casa piuttosto che per quella in bottiglia del supermercato. L’acqua del rubinetto costa meno, questo è evidente.
Napoli, anche l’acqua è avvelenata
Non solo immondizia. L’allarme ambientale di Napoli si estende praticamente ad ogni cosa: aria, suolo, e persino all’acqua. A stabilirlo oggi sono addirittura i militari americani che, di stanza a Napoli, ora hanno paura per la loro incolumità. I medici della base US Navy di Capodichino hanno analizzato l’acqua della città e dei Paesi limitrofi, e l’hanno trovata inquinata quasi dappertutto, con concentrazioni in alcune zone talmente elevate da mettere in pericolo la salute persino se una piccola quantità finisse in bocca.
Acqua, le caraffe filtranti sono inutili e pericolose?
Caraffe filtranti pericolose: si torna a parlarne perché un’indagine dei carabinieri potrebbe tagliare le gambe al commercio delle caraffe filtranti per l’acqua. A quanto pare, anche se le indagini sono ancora all’inizio, questo tipo di prodotti venduti negli ipermercati o nei negozi di articoli per la casa e spacciati per ecologici (risparmierebbero l’acquisto di acqua in bottiglia), in realtà sarebbe, nella migliore delle ipotesi, inutile. Nelle peggiori invece persino dannoso.
La qualità dell’acqua in Italia peggiora
Una buona ed una cattiva notizia arrivano dall’ultimo rapporto sullo “stato di salute” dell’acqua pubblicato dall’Agenzia Europea per l’Ambiente. Secondo i dati che fanno riferimento all’anno 2010, la cattiva notizia è che l’acqua di fiumi, laghi e mari italiani è peggiorata rispetto agli anni precedenti. La buona invece è che, a parte qualche eccezione, rimaniamo ancora uno dei posti con la qualità più alta d’Europa.