Cassonetti interrati, il futuro dello smaltimento rifiuti urbano?

di Redazione 2

Tra i grandi problemi dell’Italia, uno dei principali è quello dei rifiuti perché spesso non sono gestiti in modo corretto. A volte la poca attenzione, e più spesso l’inciviltà di alcuni cittadini, porta ad abbandonare i sacchetti dell’immondizia vicino ai cassonetti. Altri problemi comuni sono che a volte vengono incendiati, mentre capita più spesso che puzzino, specialmente nelle giornate di caldo estivo. Per far fronte al problema dei rifiuti urbani, diverse sono le soluzioni che le amministrazioni possono adottare e tra queste una potrebbe essere quella dei cassonetti dei rifiuti interrati.

Ma di cosa si tratta? La tecnologia non è completamente nuova, ed in giro per l’Europa ne sono stati già installati alcune migliaia. Si tratta di veri e propri depositi sotterranei di immondizia, i quali hanno come unico sbocco esterno un bidoncino di metallo che, essendo fissato a terra, non è possibile spostare. Questo in realtà non contiene i rifiuti ma è soltanto la “porta d’accesso” al deposito sottorraneo, il quale poi viene svuotato periodicamente dai camion dell’immondizia opportunamente equipaggiati.

La differenza con i normali cassonetti a cui siamo abituati è evidente. Prima di tutto si risolve il problema degli odori in quanto i sacchetti sono mantenuti sotto terra e dunque non permettono all’olezzo di uscire. Ma si risolve anche la questione estetica, visto che non si vedranno più in giro né i cassonetti né i sacchetti. Ogni cassonetto interrato è fino a 4 volte più capiente di un normale cassonetto: il volume dei rifiuti è ridotto a causa della naturale compattazione gravitazionale; si evita che animali randagi si aggirino intorno al dispositivo e che qualche elemento pericoloso, come olio o materiali tossici, si disperda nell’ambiente.

In Italia sono diverse le aziende che operano in questo settore e diverse le tipologie di cassonetto offerte in base alle caratteristiche dell’ambiente urbano. In alternativa ai cassonetti interrati ci sono i seminterrati, più piccoli di quelli interrati, ma comunque installati al suolo ed con una forma più gradevole rispetto al cassonetto, mentre alcuni hanno installato delle vere e proprie isole ecologiche interrate. Nel nostro Paese le aziende che si occupano principalmente di questo settore sono la Villiger, Eco & Park, Ecogest, Molok e Contenur.

Commenti (2)

  1. Gebtile Sig. M.Mancini, abbiamo letto con attenzione il suo articolo e lo condividiamo. Saremmo contenti se, dopo opportuna visita al nostro sito, prendesse in considerazione anche il nostro prodotto che è l’unico che si ammortizza da solo con la forte riduzione dei viaggi di raccolta del rifiuto. La nostra macchina ISOLA, infatti, compatta il rifiuto mediamente 5 volte, riducendo così viaggi, traffico e inquinamento teoricamente di cinque volte, e praticamente, anche se mal gestito di tre / quattro volte.
    La ringrazio dell’attenzione.
    ISOLA Srl/Giorgio Brigadoi

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