È probabile che il tipo di tecnologia che oggi si pensa possa esistere in futuro assomigli a quella vista negli episodi di Star Trek, ma una nuova ricerca su ciò che i consumatori si aspettano dalla cucina dei loro sogni fra 30 anni indica un forte desiderio di un “ritorno alla natura“.
Una nuova ricerca effettuata dal rivenditore Ikea su ciò che vogliono i consumatori ha rivelato che le caratteristiche nella loro cucina dell’anno 2040 nel Regno Unito e Irlanda dovranno prevedere efficienza energetica ed uno
spazio verde in cui il giardino emerge in cucina, permettendo di coltivare il proprio cibo.
Inoltre i consumatori dicono di volere solo materiali recuperati e riciclati come standard per i loro prodotti da cucina. Secondo il rapporto,
la cucina sarà un passo verso la vita sostenibile e sarà una misura di quanto le persone si adatteranno ai cambiamenti della società.
L’indagine è stata condotta nel giugno di quest’anno su 1.895 intervistati nel Regno Unito e 751 nella Repubblica d’Irlanda. Essa prevede un passaggio graduale e costante verso una coscienza più ecologica che consumistica. I consumatori hanno ammesso di volere una cucina che favorisca la produzione biologica di alimenti naturali in casa e promuova il movimento della “coltivazione privata” nelle case e nelle comunità.
Giardini o mini-orti diventerebbero così degli standard come un’estensione della cucina, si legge sulla relazione. Concetti come il Kitchen Nano Garden della Hyundai, un frigorifero progettato per produrre cibo e non solo per conservarlo, diventeranno uno standard anziché un lusso; l’utilizzo della coltura idroponica, dell’acqua controllabile e delle forniture di nutrienti nella crescita interna del cibo diventeranno più comuni nelle case con il semplice utilizzo intelligente degli spazi, in modo da non dover avere per forza un giardino per poterle applicare.
I giardini sospesi inoltre non saranno più limitati ai tetti, ma anzi cresceranno verticalmente sui lati delle pareti. Un’alimentazione sana ed il mantenimento della salute saranno un obiettivo primario per i consumatori, prevedono gli autori. Il rapporto dice che la cucina sarà “il porto del benessere della casa, e sarà dedicata alla valorizzazione ed al miglioramento dell’abitante”. La relazione conclude:
La scarsità è nell’agenda del consumatore come fattore fondamentale per la rappresentazione della cucina del futuro. La scarsità d’acqua e dei terreni, i cambiamenti climatici e l’urbanizzazione faranno estinguere gli stili di vita eccessivi non solo per necessità, ma per una visione collettiva sulle condizioni di vita.
Un sogno ad occhi aperti? Può darsi, ma ogni tanto fa bene sognare.
Fonte: [the Guardian]
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