Di solito, nel modo di pensare tutto italiano, quando pensiamo ad una casa prefabbricata pensiamo ad un edificio di scarsa qualità, costruito in fretta e furia per risolvere un’emergenza, come accade dopo un terremoto. Alle volte si arriva persino a paragonare una casa prefabbricata con un container. In realtà non è nulla di tutto questo, ed esistono delle nuove tecniche di costruzione di case prefabbricate che garantiscono, nel prodotto finito, una qualità anche migliore rispetto alle case tradizionali.
Questo campo si è sviluppato molto negli ultimi anni quando i principi della casa passiva si sono diffusi anche qui da noi. La costruzione prefabbricata va a braccetto con i dettami della Passivhaus, e così questo genere di edifici sono sempre più presenti in Italia. Ma di cosa si tratta di preciso? La casa viene prefabbricata, cioè i vari moduli vengono preparati in uno stabilimento precedentemente, in modo che non vedremo il muratore che mette un mattone sopra l’altro sul nostro terreno, ma quando gli operai arriveranno sul posto, la casa sarà quasi completa e mancherà solo la fase di assemblaggio.
Il materiale più diffuso è il legno, perfettamente isolante, ma anche altri possono essere utilizzati, a seconda della disponibilità e delle scelte del cliente. L’importante è che si tratti di pannelli che non permettono la dispersione di calore e che seguano i parametri delle case passive. La convenienza deriva dalla rapidità di costruzione (una casa anche molto grande può essere costruita in meno di un anno), e dai costi. Un esempio?
Il sito casapassiva.com riporta il costo di alcune delle ultime “nate” in Italia. Ad esempio una villetta di 160 metri quadrati è costata appena 210.700 euro, mentre una casa in stile “alpino” di 111 metri quadrati costa appena 185 mila euro. Peraltro si tratta di case che, all’apparenza, sono uguali a quelle tradizionali, in modo che nessuno che vi si trovi a passare davanti si possa accorgere della differenza. Ciò che la distingue è la classe energetica A che è molto rara negli appartamenti tradizionali, a meno che non siano stati ristrutturati da poco, ed un sistema di ventilazione naturale che manda via i cattivi odori e rinfresca l’aria. Ovviamente al costo vanno aggiunti il prezzo del terreno, spese burocratiche e tasse.
In più oggi è diventato quasi automatico costruire le case prefabbricate che siano energeticamente autosufficienti perché dotate di pannelli solari, pompe di calore per il riscaldamento dell’acqua, impianto radiante a pavimento, ed esposizione al sole. Se siete interessati, i costruttori più noti di case prefabbricate sono Prohouse, Hartl Haus, Baufritz, Biohaus e Baltica Legno.