Si chiama MED in Italy il progetto ideato da un gruppo di docenti e studiosi di Architettura, Ingegneria ed Economia dell’Università di Roma Tre e di Disegno industriale de La Sapienza per la competizione Solar Decathlon, nata nove anni fa negli USA per salvare l’ambiente con prototipi abitativi ecosostenibili, innovativi ed autosufficienti per l’uso di energia solare.
Il nostro Paese per la prima volta è tra i 20 finalisti delle cosiddette Olimpiadi dell’architettura green con un progetto di casa ecologica mediterranea pensata più per combattere il caldo piuttosto che il freddo, per adattarsi al clima mite e caldo dell’Italia.
Il Solar Decathlon dal 2001 si svolge a Washington, promosso dal Dipartimento di Energia statunitense, ma dal 2010 la manifestazione si è spostata in Europa. Il concorso premia i progetti e le ricerche in campo edile che hanno come obiettivo quello di contrastare i cambiamenti climatici, bilanciare i consumi domestici con la produzione di energia pulita, e di costruire case confortevoli, efficienti e funzionali senza danneggiare l’ecosistema o l’ambiente, ma creando un tutt’uno con esso. In quest’ottica MED[iterraneo] in Italy ha progettato una casa ecosostenibile che produce fino a sei volte in più di energia di quella che consuma, che protegge dal caldo senza l’uso di condizionatori o climatizzatori, che si realizza in due giorni e si monta in otto e che potrebbe essere impiegata al posto dei container nei casi di emergenza da calamità naturali. Alla base del progetto italiano, strettamente legato alla tradizione del Sud del Mediterraneo, vi è l’eredita della dominazione e della cultura romana, ed in particolare del modo di abitare ed organizzare lo spazio domestico, riconoscibile nella domus romana. A questo si uniscono le più innovative tecniche di costruzione e i materiali ecologici, l’ottimizzazione delle risorse locali, climatiche e materiche. La sostenibilità ecologica è unita a quella economica, bassi costi di trasporto e bassi costi energetici, ma anche a quella sociale, in qunato le case MED in Italy possono essere adatatte a contesti territoriali svantaggiati, non solo nel nostro Paese, ma in alcune zone del Nord Africa, o in aree depresse o dalle elevate temperature climatiche.
Per conoscere i vincitori del concorso bisogna aspettare fino a settembre 2012, ma come spiega il team leader del progetto italiano, l’architetto Chiara Tonelli
Abbiamo già vinto una tappa fondamentale. Siamo stati scelti tra le centinaia di progetti presentati e questo ci consentirà di avere i fondi per realizzare l’edificio. Inoltre è la prima volta che una casa bioclimatica viene studiata con maggiore attenzione all’isolamento dal caldo rispetto a quello dal freddo
Casa Eco Casa alla Fiera di Grottaferrata
Impianto solare più grande degli USA
[Fonte: La Repubblica; Roma Tre]
Danelle 1 Marzo 2017 il 2:09 am
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