Si dice che non c’è nessun luogo come casa propria. Ma alcune relazioni di scienziati americani su alcune case nelle aree residenziali della California potrebbero sconvolgere questo caposaldo. La tipica casa americana, probabilmente come nel resto del mondo Occidentale, è probabilmente una sottostimata fonte di inquinamento delle acque, secondo un nuovo studio segnalato al 238esimo Incontro Nazionale della American Chemical Society.
Secondo gli studiosi Lorence Oki, Darren Haver e colleghi, la spiegazione è che il rilascio delle acque provenienti dalla pioggia e dall’irrigazione di prati e giardini, si snoda nelle fognature comunali sottostanti. A queste si aggiungono le acque reflue dei lavaggi dei fertilizzanti, pesticidi e altri contaminanti scaricati, tutti materiali che infine ritornano a galla nei fiumi, laghi e altri corsi d’acqua.
Oki spiega il suo studio effettuato in otto aree residenziali a Sacramento e nelle contee Orange della California:
I risultati del nostro studio di campionamento e monitoraggio rivelano un’alta frequenza di sostanze inquinanti come pesticidi e agenti patogeni in tutti i siti.
I risultati preliminari dello studio suggeriscono che gli attuali modelli possono sottovalutare la quantità di inquinamento a cui contribuiscono le case fino a un massimo del 50%. Questo perché le passate stime sulla pioggia si concentravano su di essa solo come base del deflusso durante la stagione umida, e non prendevano in considerazione tutti gli altri aspetti inquinanti derivanti dall’attività umana anche in altri periodi.
L’uso dei pesticidi, tuttavia, aumenta notevolmente durante la stagione asciutta a causa dell’attività di giardinaggio, secondo i nostri dati, e contiene una maggiore risoluzione rispetto ai precedenti studi
conclude Oki. Gli agenti inquinanti rilevati nello scarico all’aperto sono stati quasi sempre i pesticididi e i prodotti antiparassitari. Precedenti indagini hanno mostrato che la maggior parte dei pesticidi per la casa erano utilizzati per il controllo delle formiche. Per incoraggiare la riduzione delle sostanze inquinanti, i ricercatori hanno avviato programmi di educazione per le comunità centrati sul miglioramento sia dell’irrigazione che del controllo delle specie nocive.
[Fonte: Sciencedaily]