Torniamo a parlare di come arginare i costi dei sacchetti biodegradabili che hanno sostituito, dal primo gennaio 2011, le tradizionali buste inquinanti in plastica, con l’entrata in vigore della 296.
Numerose sono state le lamentele, oltre che per il caos del decreto attuativo, ritenuto da chi più da chi meno necessario, anche per ragioni di natura ben più pratica: a partire dal malcontento dei negozianti, costretti a volte persino a pensare di ritoccare i prezzi sul listino per far fronte agli oneri economici maggiori dei nuovi shoppers, a quelli dei cittadini che li hanno pagati dai 5 ai 20 centesimi, rispetto alle buste di plastica tradizionali che venivano spesso date gratis insieme alla spesa.
Inoltre, i sacchetti bio non sono altrettanto resistenti e si rompono facilmente, diventando pressoché inutilizzabili una volta a casa, le rare volte che ci arrivano intatti.
Per lottare contro il caro sacchetti, che potrebbe costare ad ogni italiano almeno 30 euro all’anno in più, la Coldiretti Lombardia ha stilato una sorta di miniguida in poche mosse per tagliare questa voce di spesa di oltre l’80%. Come?
Tra i consigli c’è anche quello che vi abbiamo dato noi di Ecologiae ovvero dotarsi di sporte e trolley riutilizzabili e rifiutare gli shoppers alla cassa.
Per la Coldiretti lombarda è sufficiente investire dai 3 ai 5 euro nell’acquisto di borse in cotone o in altro materiale resistente che possono durare fino ad un anno sopportando pesi di cinque kg per ogni singolo carico.
Con i 25 euro risparmiati Coldiretti consiglia di fare la spesa presso i farmers market di Campagna Amica perché il risparmio ottenuto equivale proprio ad una spesa agroalimentare media.
Due borse della spesa riutilizzabili rappresentano comunque l’attrezzatura minima per evitare di dover pagare ogni volta i sacchetti biodegradabili. Se poi si controllano cassetti, soffitte o cantine, sarà magari possibile trovare contenitori, buste in tessuto, trolley e scatole di cartone da sfruttare senza dover sborsare un centesimo di più.
Meglio ripartire bene i prodotti in base al peso ed al genere: i pesi piuma sono la verdura e gli ortaggi, che non eserciteranno pressione sulle cuciture, mentre i pesi massimi sono acquisti come le bottiglie vino, di olio di oliva, la frutta.
[Fonte: Coldiretti Lombardia]
[Foto: oneofakindshow.com]
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