Cari orsi, non valicate il confine con la Svizzera…

di Redazione 2

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Alla fine ce l’hanno fatta ad ucciderlo. L’orso Jj3 è stato assassinato in Svizzera.
Lo comunica il Ministero dell’Ambiente classificando questo crudele gesto come sbagliato e irrazionale, soprattutto perchè l’Italia si era offerta di occuparsi dell’animale, offrendo mezzi ed uomini alla Svizzera.
Purtroppo questi animali non sanno dove si trovano i confini tra una nazione e l’altra, e così basta un passo in avanti o indietro per decretarne la vita o la morte, la tutela o l’assassinio legalizzato.

A giustificazione dell’abbattimento, ammesso che ne esista una plausibile, il fatto che l’animale frequentasse zone abitate. Si poteva tuttavia intervenire per spingerlo verso zone meno frequentate.
Il problema fondamentale sollevato da tutta la vicenda è che non ci sono norme comuni per tutelare gli animali protetti, quando varcano i confini tra un Paese e l’altro. L’Unione Europa dovrebbe pensare a come far fronte a questa spinosa questione, al fine di tutelare la biodiversità con provvedimenti comuni, rispettati e condivisi.


JJ3 era ritenuto troppo pericoloso dalla autorità federali svizzere. Anche il fratellastro Bruno fu ucciso perchè si avvicinava troppo alle zone abitate.
La mamma di jj3, Jurka, attualmente si trova in Italia, rinchiusa in un recinto del Trentino da circa un anno.
Anche JJ3 viveva in Trentino, finchè qualcosa non lo ha spinto a muoversi verso il cantone dei Grigioni in Svizzera. Varcare il confine gli è stato fatale.

Rimane vivo Mj4, l’altro fratello di JJ3, che per ora pur trovandosi anche lui nel cantone dei Grigioni, non rappresenta un pericolo perchè si tiene alla larga dall’uomo. E fa bene. Cari orsi, l’uomo è pericoloso…

Commenti (2)

  1. nessuna giustificazione per l’abbattimento…

    1. Un vero orso orso

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