Car sharing sempre più in voga, offerte quintuplicate rispetto al 2011

In tempi di crisi gli italiani hanno scoperto il car sharing. I tantissimi vantaggi in primo luogo economici che derivano da spostamenti con auto condivise  stanno man mano conquistando i cittadini della penisola: le offerte sono addirittura quintuplicate rispetto al 2011, specie in direzione Nord-Sud.

Il car sharing presenta notevoli vantaggi per l’ambiente in quanto condividere l’auto è in grado, in un paese come l’Italia dove la media di persone per auto è bassissima, di ridurre il numero di vetture circolanti per le strade. Portali dedicati al settore come BlaBlaCar registrano continui aumenti nelle visite: gli italiani vogliono risparmiare, e il car sharing è un ottimo modo per farlo. In tempi di crisi, tutti i vantaggi di una pratica civile e intelligente come il car sharing splendono ancor di più ed ecco quindi che le offerte entro questo servizio sono quintuplicate rispetto al 2011, secondo i dati rilevati da BlaBlaCar.

Inutile dire che in questi giorni ci si aspetta un autentico boom di condivisione posti auto, dato il rientro di moltissimi italiani presso le case di genitori e parenti per via delle festività natalizie. I dati del car sharing in termini di risparmio sono noti: fino al 75% per il conducente e spesso circa la metà del prezzo medio di un biglietto ferroviario per chi prende il passaggio. Tutto a beneficio tanto del portafoglio quanto dell’ambiente: la pratica di condivisione dell’auto è una pratica civile, la cui diffusione in Italia non può che essere accolta con grande favore. Olivier Bremer di BlaBlaCar Italia ha precisato, di recente, quali sono le tratte stradali per cui più spesso viene praticato il car sharing:

tra le tratte più popolari ci sono Milano-Napoli, Milano-Bari, Roma-Bari, e così via per migliaia di tratte disponibili. Molti cittadini non sono più disposti a subire passivamente il caro benzina o i ritardi e disservizi dei mezzi di trasporto tradizionali e preferiscono organizzare i propri spostamenti dal basso, contribuendo così a creare la prima modalità di trasporto collaborativa.

Photo Credits | kevin dooley su Flickr