Se fumare fa male alla salute, forse all’ambiente fa anche peggio. Il gesto talmente semplice da non renderci nemmeno conto di compierlo come gettare una cicca di sigaretta può comportare un disastro per l’ambiente che può aggravare ulteriormente una situazione già di per sé instabile. E’ su questo che punta la nuova campagna di Marevivo in favore della tutela delle spiagge. In occasione dell’iniziativa, Marevivo chiede di non gettare i mozziconi di sigaretta sulla sabbia durante queste vacanze, ma non solo.
Ricorda infatti quanto ci costa, in termini ambientali, soltanto una cicca che, moltiplicata per le sigarette di tutti i fumatori in Italia, fanno milioni di cicche al giorno (circa 4,5 miliardi all’anno nel mondo finiscono sul suolo). Ad esempio ci possono volere fino a 5 anni per biodegradare una cicca. Un oggettino piccolo pochi centimetri che però, da solo, è in grado di inquinare un metro cubo d’acqua.
La conseguenza è che, se finisce in mano ad un bambino, può essere nocivo per la sua salute in caso di ingestione, se invece capita in una zona con dei pesci, rischia di ucciderli. Attualmente si stima che siano circa 12 milioni le cicche sulle spiagge italiane, le quali possono provocare una bomba ambientale di dimensioni impressionanti che, per poter essere disinnescata, peserà sulle tasche dei cittadini, perché il servizio di ripulitura delle spiagge è quasi sempre un onere pubblico.
Secondo le Nazioni Unite le cicche sono uno tra i 10 maggiori motivi di inquinamento del Mediterraneo, il 40% dei rifiuti, il quadruplo rispetto alle bottiglie di plastica. Ma il pericolo non è solo per il mare, perché gettando le sigarette per terra, oltre che essere una cattiva abitudine che denota scarso senso civico, si rischia anche di inquinare il suolo e le falde acquifere, con conseguenze anche per chi non fuma. Le 72 milioni di sigarette che ogni anno vengono fumate in Italia emettono 324 tonnellate di nicotina, dunque la prossima volta che una persona si dichiara ecologista, ma si accende una sigaretta, fategli presente che forse è il caso di rivedere le sue abitudini. Marevivo avvierà una serie di iniziative per far presente del problema in tantissime spiagge italiane. Di seguito la cartina delle iniziative dal titolo “ma il mare non vale una cicca?“. Per ulteriori informazioni, visitata il sito di Marevivo.
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