I semi di alcune piante infestanti potrebbero tagliare le emissioni di carbonio degli aerei dell’84%. David Shonnard, professore alla Robbins Chair di Ingegneria Chimica, ha analizzato le emissioni di biossido di carbonio del combustibile per i jet prodotto dall’olio di camelina nel corso del suo ciclo di vita, dall’impianto allo smaltimento.
Il carburante per jet alla camelina presenta una delle maggiori riduzioni delle emissioni di gas a effetto serra rispetto a qualsiasi materia prima agricola per biocarburanti che io abbia mai visto. Questo è il risultato di un unico raccolto, con poco fertilizzante, e ad alta resa di olio, disponibile sul mercato sottoforma di farina e biomassa, da destinare ad altri usi.
La Camelina sativa si trova in Europa ed è un membro della famiglia della senape, broccoli, cavoli e canola. Talvolta chiamata falso lino o “gold-of-pleasure”, vive in condizioni semi-aride in pianure del Nord. L’olio di camelina può essere convertito in idrocarburo verde per jet che soddisfa o supera tutte le specifiche del petrolio. Il carburante è un sostitutivo, dato che è compatibile con gli impianti già esistenti per il carburante classico. Secondo Shonnard è quasi identico ai combustibili fossili.
I jet non possono utilizzare combustibili ossigenati come l’etanolo, ma è necessario utilizzare idrocarburi sostituivi.
Shonnard ha condotto l’analisi del ciclo di vita della camelina, definendola molto promettente come fonte rinnovabile. Sperimentato dalla Japan Airlines lo scorso anno, questo carburante garantisce le stesse prestazioni dei carburanti comuni, ma con emissioni senza paragoni: 84% in meno.
La camelina inoltre ha bisogno di poca acqua o azoto per fiorire, quindi può essere coltivata su terreni agricoli marginali, a differenza dell’etanolo da mais o del biodiesel da soia, che hanno bisogno di essere le colture principali e hanno bisogno di tanto spazio. Essa può essere utilizzata nella rotazione delle colture per il grano, per aumentare la salute del suolo.
Fonte: [Sciencedaily]
pino germinario 13 Ottobre 2011 il 10:39 am
sono interessato a produrre camelina e trasformazione.
ho bisogno di informazioni.
grazie