Nei primi dieci anni del terzo millennio, dal 2000 al 2009, sono stati rilevati i valori di temperatura più alti di sempre sia sulla terra, sia sugli oceani. A farlo presente è stata la Coldiretti con un’elaborazione che l’Organizzazione degli agricoltori ha effettuato in base ai dati del National Oceanic and Atmospheric Administration, a conferma di come sul contrasto ai cambiamenti climatici tutto si debba fare tranne che abbassare la guardia.
In particolare, nel 2010 la febbre del nostro Pianeta è salita ai massimi di sempre con una temperatura media globale che è stata la più elevata dal 1880, ovverosia da quando sono iniziate le rilevazioni.
Nel dettaglio, quest’anno i dati preliminari del National Oceanic and Atmospheric Administration, relativi ai primi otto mesi, rivelano come complessivamente il 2010 sia stato l’anno in cui sono stati battuti tutti i record di caldo allo stesso modo di quanto avvenuto nel 1998.
In particolare, i mesi da marzo a giugno 2010 sono stati i più caldi di sempre, luglio 2010 è al secondo posto, mentre agosto 2010 si è piazzato al terzo posto di sempre in confronto agli stessi mesi degli anni precedenti. Tutti i dati indicati, a conferma del cambiamento del clima, hanno poi purtroppo portato miseria e devastazione in molte parti del mondo a seguito di eventi estremi che hanno colpito Paesi come la Cina, l’India ed il Pakistan; ci sono state tante vittime e tanti danni all’agricoltura proprio a causa degli andamenti stagionali che seguono oramai spesso un’evoluzione imprevedibile, inattesa ed incontrollata che, tra l’altro, è culminata con il crollo della produzione del grano in Russia.
Prendendo a riferimento solo l’Italia, ci possiamo consolare con il fatto che il 2010 è stato il 14-esimo anno più caldo degli ultimi 200 anni, ma non occorre abbassare la guardia nella lotta ai gas serra, a partire dall’adozione di modelli di consumo che siano più responsabili e più rispettosi del mondo in cui viviamo.
serpentina di schietti 27 Gennaio 2011 il 5:52 pm
Gratis il modo x accumulare anidride carbonica e fermare il cambiamento climatico
Ciao a tutti, come va?
Il cambiamento climatico imperversa, per fermarlo bisognerebbe accatastare miliardi di tonnellate di anidride carbonica sotto forma di legno o cellulosa.
Qualche anno fa Bill Clinton ( presumibilmente il chairman del governo mondiale) aveva promesso un ricco premio, un milione di euro, a chi avesse trovato un facile metodo per prelevare dall’atmosfera grandi quantità di anidride carbonica.
Vi spiego come, nella maniera che cerco di fare da oltre 20 anni rischiando la vita, subendo minacce di morte tutti i giorni, venendo boicottato, diffamato e perseguitato quotidianamente dagli scagnozzi di Bill Clinton: raccogliendo foglie.
Provo a dirvi il problema completo.
Da una parte bisogna interrompere le emissioni serra utilizzando la Serpentina di Schietti invece di petrolio, carbone, gas, legname.
Poi bisogna riforestare ovunque possibile in particolare le aree desertificate subsahariane, anche coltivando alberi da frutta, perchè il legno è fatto di carbonio, che si ricava dall’anidride carbonica.
Poi infine bisogna utilizzare le foglie di parchi, giardini e boschi per produrre cellulosa invece degli alberi delle foreste.
Le foglie se vengono lasciate marcire nei boschi emettono gas serra. Idem se vengono bruciate negli inceneritori.
Se invece venissero raccolte e lavorate per produrre cellulosa, l’anidride carbonica verrebbe immaganizzata. Possono anche essere utilizzate per produrre cubi e pannelli per edilizia.
E non verrebbero tagliate le foreste per produrre carta igienica, scottex, carta.
Pensate ai parchi e giardini di tutto il mondo, pensate ai boschi, pensate a quanti miliardi di tonnellate di foglie vengono prodotte ogni anno dagli alberi che vengono lasciate marcire o vengono bruciate negli inceneritori.
Secondo i miei calcoli, insieme alla Serpentina e alla riforestazione, con le foglie in 15 anni sarebbe possibile fermare il cambiamento climatico.
Parlatene a tutti, Schietti sa come fermare il cambiamento climatico, Schietti sa come immagazzinare miliardi di tonnellate di anidride carbonica, utilizzando le foglie per produrre cellulosa, ma ogni volta che ne parla cercano di ucciderlo.
Nel 2008 in Val di Vara venne rasa al suolo la mia foresta con cui cercavo di dimostrare pubblicamente con servizi giornalistici quotidiani in internet che si poteva diventare ricchi, salvare le foreste e fermare il cambiamento climatico pulendo i boschi, raccogliendo foglie, ricci di castagne, pigne e tagliando alberi morti.
Ogni volta che spiego che la soluzione al cambiamento climatico sono le foglie comincia a squillare il telefono di casa mia e subisco minacce di ogni genere, per favore aiutatemi.
Grazie dell’attenzione, in attesa della Serpentina di Schietti, della cellulosa ricavata dalle foglie, la parola a Dio e alla prossima catastrofe generata dal cambiamento climatico, ogni volta sempre peggiore.
Domenico Schietti
http://domenico-schietti.blogspot.com/