Caldo e afa, il parere degli esperti

Siamo nella morsa del caldo, con picchi fino a 40 gradi e con cifre record registrate in Sardegna, dove nell’entroterra di Nuoro, nella località di Ottanta, si sono raggiunti i 46 gradi. Oggi è prevista la giornata più calda con massima allerta in 15 città, ma cosa ne pensano gli esperti di questa ondata di caldo? Massimiliano Pasqui, ricercatore del CNR nell’Istituto di biometereologia (Ibimet) rassicura che

il tutto è nella norma. Dal punto di vista metereologico, è il primo vero episodio caldo dell’estate, ma ha durata limitata.

Il caldo afoso che ha investito l’Italia la metà della scorsa settimana è dovuto al vento caldo di scirocco dell’area Nord Africana che causerà per i prossimi giorni ulteriori aumenti delle temperature, anche se la situazione migliorerà già da domani pomeriggio. Da Marocco e Algeria arrivano in Italia anche flussi di sabbia dal Sahara che si muove alla quota di 2.000 metri e che ieri era sopra la Sardegna ma ricoprirà tutta l’area del Mediterraneo con massima concentrazione giovedì quando cambia la circolazione dei venti. Dal 14 luglio come ha precisato Pasqui

Arrivano le correnti dall’Atlantico che porteranno piogge, anche temporali, e comunque temperature più basse al Nord, sotto l’arco alpino ma anche sulla Pianura Padana fino alla Toscana. Mentre le temperature roventi persisteranno al Sud.

Come ha spiegato lo studioso, lungo le zone costiere con la ventilazione che mitiga le coste il caldo viene stemperato, mentre nell’entroterra la calura si percepisce di più e si registrano le temperature più elevate. La situazione è tuttavia nella norma sotto il profilo metereologico, quello che stupisce il ricercatore del CNR è l’aspetto cronologico. Difatti lo scorso anno i picchi di caldo nelle prime due settimane di luglio si sono registrati in Russia e in Europa orientale. La città più calda d’Europa questa settimana è stata Belgrado, con 38 gradi all’ombra, ben 8 gradi in meno di Ottanta, nella provincia di Nuoro.

[Fonte: Ansa]