Se la madre degli stupidi è sempre incinta, anche la mente di chi inventa certi sport (se così si possono chiamare) non scherza. E’ stato definito sport perché assomiglia molto alla caccia, ma sarebbe più corretto definirlo una moda, quella che ha contagiato diversi cittadini dell’Alaska, che da un po’ di tempo hanno deciso di passare il loro tempo sparando con il taser (la pistola elettrica che non ferisce, ma stordisce per diversi minuti) ai cervi.
Saranno in pochi a praticarla, direte voi. Ed invece questa pratica idiota è dilagata talmente tanto da richiedere persino un intervento del governo dell’Alaska che ieri l’ha dichiarata fuorilegge. Peccato che, come afferma un attivista della PETA, questa non sia l’unica crudeltà sugli animali, anche se è una delle più scioccanti.
Come spesso accade negli Stati Uniti, si è persino dato un nome allo sport: “tase-and-release”, una sorta di “colpisci e scappa”, derivante dal neologismo “tasing”, cioè sparare con il taser, ma come spiega l’esperto di fauna selvatica Larry Lewis alla MSNBC, altre tattiche di caccia considerate legali a volte sono terribili quanto questa tanto che, dopo questo divieto, sono in molti a chiedere che vengano presi altri provvedimenti. Una di queste pratiche brutali che si è chiesto di bandire sembra uscita da un film di fantascienza, e prevede l’individuazione di alcuni uccelli tramite computer, il quale manovra meccanicamente un fucile che, con precisione millesimale, abbatte il povero animale che si trovava a passare di lì.
Tornando al problema iniziale, la rabbia monta pensando che i taser erano stati accolti come armi rivoluzionarie, accettate anche da molti pacifisti in quanto, nati per la pura auto-difesa, hanno spesso sostituito le armi da fuoco in modo da difendersi dagli aggressori senza il rischio di ucciderli. Purtroppo però, come ogni cosa, quando oggetti anche “positivi” come questo finiscono in mani sbagliate, vien fuori sempre il peggio degli esseri umani.
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[Fonte: Treehugger]
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