Caccia: a poco più di un mese dall’apertura della stagione venatoria 2011-2012 le polemiche ed il clima si fanno sempre più incandescenti tra gli ambientalisti, il Governo ed i cacciatori in una matassa che si fa sempre più intricata tra deroghe, leggi nazionali, condoni, incidenti, caccia illegale, caccia in deroga. Non ultimo attore in scena l’UE che secondo la LIPU non starà certo a guardare alcuni scempi concessi sui nostri territori contro gli uccelli selvatici e ci comminerà pesanti multe. L’associazione si riferisce nello specifico alle legge della Lombardia impugnata dal Governo, giustamente, perché consente di cacciare specie non cacciabili.
La LIPU rivolge un accorato appello a Formigoni, presidente della regione Lombardia:
Chiediamo un intervento urgentissimo del Presidente Formigoni: blocchi immediatamente la legge ovvero i suoi effetti, fermando l’uccisione illegittima di fauna protetta. Se così non sarà chiederemo i danni alla Regione Lombardia, stanchi di dover assistere ad un continuo scempio del diritto e del patrimonio naturale.
Se proprio si vogliono concedere deroghe bisogna, tra l’altro, farlo tramite delibera e non approfittandone per una legge vera e propria. La Corte Costituzionale stessa ha specificato che solo attraverso un atto amministrativo si poteva attivare una deroga in tal senso. Perché è così importante che le deroghe non siano legge ce lo spiega la stessa LIPU, sottolineando che
La questione è tutt’altro che secondaria. Va infatti specificato che sebbene le deroghe siano materia regolamentata dalle regioni, gli uccelli selvatici sono oggetto di potestà statale. Dunque, per poter proteggere il proprio patrimonio e, ad esempio, bloccare per tempo eventuali deroghe regionali scorrette, è necessario che le deroghe siano oggetto di delibera (annullabile dallo Stato) e non di legge, sulla quale il potere di intervento statale è invece pressoché nullo.
Augurandoci che il presidente della Regione Lombardia Formigoni dia ascolto all’appello della LIPU, aggiungiamo anche questo alla lista infinita dei tentativi di aggirare le norme che regolano la caccia per permettere la sopravvivenza delle specie protette.