Le cabine telefoniche si diceva dovessero sparire. Con l’avvento dei cellulari e le tariffe sempre più basse, questi stanzini di metallo posti sui marciapiedi servivano sempre meno ed erano diventati bersaglio di graffittari e vandali. Ma la Telecom anziché abbandonarli, li ha migliorati. Ha infatti annunciato di voler installare una nuova generazione di cabina telefonica la quale non solo permetterà di telefonare, ma fornirà nuovi servizi. Tutti rigorosamente eco.
L’hanno chiamata “Cabina Intelligente” ed oltre ad avere un design futuristico ha una serie di funzioni interessanti. La più importante è che sarà alimentata da un pannello solare. Dopotutto una cabina non ha bisogno di molta elettricità per funzionare, e così un pannello fotovoltaico è sufficiente per far funzionare il telefono che presumibilmente avrà ancora la classica scheda telefonica.
Ma non finisce qui. Collegata ad essa ci sarà una postazione per la ricarica di 6 tra biciclette e scooter elettrici. Il pannello infatti sarà in grado di produrre molta energia, ma siccome il telefono viene usato poco, si rischia di lasciarla disperdere. Per questo i possessori di biciclette o motocicli elettrici potranno collegarli a queste specie di colonnine di ricarica in modo da ritrovare dopo qualche ora il proprio mezzo pronto per un altro viaggio.
Ma ancora, all’esterno della cabina ci sarà un sensore per la rilevazione dell’inquinamento atmosferico, mentre un sistema di allarme, ovviamente alimentato da energia pulita, è collegato con la polizia locale per far scattare l’allarme in caso di manomissioni. Il progetto per ora è solo in via sperimentale ed è in fase di studio. Telecom ha indetto una collaborazione con il Politecnico di Torino, ma aperta anche a giovani inventori e produttori, per rinnovare il concetto di cabina telefonica e vedere di migliorare quello esistente. Nelle prossime settimane alcuni prototipi verranno installati in diverse città italiane e, se il test dovesse dare esito positivo, potremmo vedere questo prodigio della tecnologia un po’ in tutto il Paese.
[Fonte e foto: Corriere della Sera]
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