Grande protesta a Monaco davanti alla sede dell’Ufficio Europeo dei brevetti (Epo), dove si sono riunite le principali Ong contro la brevettabilità delle varietà ottenute con metodi di incrocio tradizionali. Questa volta al centro delle polemiche è la Monsanto che ha brevettato una varietà di broccolo. Nelle parole di Fabrizia Pratesi, segretario del Comitato scientifico Equivita, si sintetizza il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura qualora il ricorso non venisse accolto
E’ biopirateria, guerra di conquista sotterranea che nessuno conosce e che priva i Paesi poveri della sovranità alimentare.
Il brevetto in questione è il broccolo EP1069819 già in vendita in Inghilterra presso la catena Marks & Spencer ad un costo maggiorato a causa del diritti di invenzione. Difatti se il brevetto non verrà ritirato ogni persona che volesse acquistare, o coltivare questo ortaggio, dovrà pagare i diritti alla multinazionale agroalimentare. Il copyright è stato richiesto dalla Monsanto anche per altri generi agroalimentari come patate, pomodori e meloni.
A fare appello alle richieste delle Ong è la violazione della Direttiva europea 98/44 EC che tutela le invenzioni biotecnologiche e di fatto vieta l’estensione del brevetto sugli organismi riprodotti con metodi biologici, come appunto il metodo di incrocio tradizionale rivendicato dalla multinazionale per il broccolo e per il pomodoro EP 1211926. Il broccolo con “qualità protettive contro il cancro” e il pomodoro con “minor contenuto di acqua” sono stati ottenuti dalla Monsanto con la tecnica della Selezione Assistita da Marcatori (MAS) dunque gli ortaggi non sono stati sviluppati da semi OGM, ma da semi migliorati con tecniche di incrocio e selezione che mettono a rischio la sicurezza alimentare e favoriscono il monopolio industriale, come spiega Kerstin Lanje dell’associazione tedesca Misereor
In tempi in cui quasi 1 miliardo di persone stanno morendo di fame, è semplicemente immorale aumentare artificialmente i prezzi dei cibi attraverso monopoli di brevetti. In effetti, le aziende come la Monsanto stanno abusando delle leggi sui brevetti per trasformare il cibo in risorse finanziarie. In caso di cibi sani saranno disponibili solo per i ricchi?
[Fonti: Metro News; Fondazione Diritti Genetici; No patents on seed]
[Photo Credit | Thinkstock]
EMANUELE 27 Ottobre 2011 il 10:04 am
La legge italiana non lo permette.
Che cosa è oggetto di protezione brevettuale?
L’art. 45 comma 2, 4 e 5 C.P.I. indica, in maniera negativa, cosa non può essere considerato, solamente in quanto tale come invenzione e dunque cosa NON è suscettibile di tutela brevettuale:
….
• piante e animali diversi dai microrganismi e processi essenzialmente biologici per la produzione di piante o animali diversi dai processi non biologici e microbiologici.
direi che il punto sopra riguardi questo caso.