Richard Branson, fondatore della Virgin e uno degli uomini più ricchi del mondo, ha riferito di aver appena investito 3 miliardi di dollari per la lotta contro i cambiamenti climatici offrendo premi in denaro per la rimozione del carbonio atmosferico.
In una recente intervista a tutto campo al The Guardian, Branson si è espresso sui suoi recenti progetti, primi fra tutti gli eccentrici viaggi per il turismo spaziale e gli aerei subacquei per i super ricchi. Tutte attività in cui c’è fortemente bisogno di petrolio. Già, proprio quell’oro nero che, per stessa ammissione di Branson, tra un po’ corre il rischio di finire.
Il gruppo Virgin di Branson ha già espresso le sue preoccupazioni per il picco del petrolio, in merito alla Peak Oil Task Force che ha sede nel Regno Unito. Ora il gruppo si prepara a lanciare la sua seconda relazione che riguarda il picco del petrolio nel contesto della recente recessione, e prendendo in considerazione le alternative per far fronte alla sua mancanza.
Secondo il quotidiano britannico, Branson include un messaggio urgente al Governo:
I prossimi cinque anni ci vedranno affrontare un’altra crisi: la crisi del petrolio. Questa volta, abbiamo la possibilità di prepararci. La sfida è quella di farci trovar pronti in quel momento. […] Il nostro messaggio al Governo e alle imprese è chiaro: agire. Non lasciate che la crisi del petrolio ci colpisca allo stesso modo della crisi del credito
dice in una prefazione a una nuova relazione sulla crisi. Naturalmente si deve tener conto del fatto che Branson gestisce un importante operatore britannico ferroviario quando parla di urgenza dell’azione del Governo sul picco del petrolio. Allo stesso modo, il fondatore di Solarcentury, Jeremy Leggett, non sta affatto a guardare. Leggett, la cui visione impressionante di un mondo solarizzato ha fatto molto scalpore, ha spiegato:
[Siamo] in regolare contatto con il Governo, abbiamo ragione di credere che il loro pensiero sui rischi del picco del petrolio può essere in continua evoluzione […] e attendiamo i risultati di ulteriori consultazioni con vivo interesse.
Solo pochi anni fa, il picco del petrolio sembrava essere il tema per i blogger paranoici, ambientalisti più radicali ed i gruppi marginali. Ora, il vento si sta decisamente cambiando. In molti nel mondo economico hanno affermato che il picco del petrolio potrebbe arrivare prima di quanto pensiamo. Dato il contesto dei recenti sconvolgimenti finanziari, Branson e Leggett chiedono di andare sul sicuro, piuttosto che dispiacerci all’ultimo momento. Dopotutto le loro attività ne risentirebbero fortemente se un giorno i rubinetti del petrolio risultassero vuoti.