Può un Usb bracelet combattere la deforestazione e limitare lo spreco di carta? La risposta arriva direttamente da Studenti Indipendenti, gruppo indipendente di studiosi provenienti dalle tredici facoltà dell’Ateneo di Torino. Il bracciale in materiale splastico è semplicemente una chiavetta Usb che si collega al pc per visualizzare tutte le informazioni sui programmi universitari, sul calendario degli esami, ma il principio può applicarsi a tutti i tipi di contenuti, anche alle tematiche ambientali.
Grazie al sostegno di Università di Bari e Banca Ubi Carime il gruppo Studenti Indipendenti ha potuto realizzare gli Usb bracelet per promuovere
il risparmio di carta e l’utilizzo di carta riciclata o certificata FSC (Forest Stewardhip Council).
Il messaggio è forte e chiaro
Sosteniamo l’ambiente e cerchiamo di fermare lo scempio nelle foreste!!!
Come si legge nel sito ufficiale del movimento studentesco indipendente, le foreste occupano quasi 3,9 miliardi di ettari di territorio, circa il 30% della superficie globale ma, ogni anno, 9,4 milioni di foreste vengono distrutte dall’uomo. Si tratta delle foreste tropicali dell’Africa, del Sud-est asiatico e del Sud America, ma il fenomeno si sta allargando anche alle aree boreali e temperate dell’Europa dell’Est e della Russia. Per ogni metro quadrato di foresta distrutta, il danno è triplice:
- ambientale: la deforestazione causa la perdita della biodiversità, danni al suolo, alterazioni nel ciclo dell’acqua, minor assorbimento di CO2 nell’atmosfera;
- sociale: la distruzione delle foreste causa povertà nelle popolazioni indigene e nelle comunità locali che vengono di fatto rpivate della loro prima fonte di sussistenza;
- economico: la deforestazione riduce il valore economico della foresta diminuendo la sua produttività in termini di prodotti e servizi.
Come spiega Raffaele Santoro, consigliere di amministrazione del gruppo Studenti Indipendenti
L’iniziativa che abbiamo intrapreso ha due obiettivi fondamentali il primo è volto al risparmio rispetto alla grande quantità di fondi utilizzati per le stampe, e il secondo volge a trasformare la cultura dell’informazione all’interno della nostra Università. Infatti, nell’era dell’informatizzazione è grave l’atteggiamento delle nostre facoltà che continuano a propinarci statini e moduli cartacei. Siamo consapevoli di non scoprire niente di nuovo, ma abbiamo capito che manca la volontà di cambiare e pensiamo che attraverso questo semplice oggetto si possa dare la svolta per cambiare un sistema ormai troppo vecchio. Speriamo che grazie a questa iniziativa, l’amministrazione centrale colga l’occasione per continuare a perseguire la scia verde del risparmio di carta.
[Fonti: Studenti Indipendenti; Il Corriere della Sera]
[Foto: Studenti Indipendenti]
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