La BPA è nota da tempo come sostanza tossica pericolosa per la salute. Peccato però che nessun Governo abbia mai avuto il coraggio di vietarla del tutto. Il primo ad aprire una via che speriamo seguiranno presto in molti è il Canada.
Con effetto immediato, la sostanza chimica bisfenolo A è ufficialmente considerata tossica in Canada
si legge sul comunicato della Gazzetta Ufficiale del Canada. La BPA, come abbiamo più volte ribadito, è una sostanza chimica comunemente usata nella plastica in scatole per alimenti, bottiglie di acqua, e mille altri usi. Imita l’ormone estrogeno ed è stata collegata ad una serie di gravi danni alla salute, compreso il cancro al seno e la pubertà precoce nelle donne. Il Canada è stato a lungo il più attivo nel prendere provvedimenti contro la produzione di BPA, e sin dal 2008 ha fatto una proposta per dichiarare questa sostanza tossica. Già da alcuni mesi il Paese nordamericano aveva deciso di rendere il materiale proibito nei prodotti destinati ai bambini, ma solo ora è diventato ufficialmente vietato.
Secondo la CBC,
Nel mese di agosto Statistics Canada ha riportato che livelli misurabili di BPA sono stati trovati nelle urine del 91% dei canadesi di età compresa tra 6 e 79 anni. Health Canada ritiene che sufficienti elementi di prova concernenti la salute umana sono stati presentati per giustificare la conclusione che il bisfenolo A è nocivo per la vita umana e deve essere aggiunto allo Schedule 1 del Canadian Environmental Protection Act.
Il Canada è ora la prima nazione al mondo ad aver ufficialmente dichiarato come tossica la BPA. L’Unione Europea ha recentemente portato a termine un’indagine sugli agenti chimici, ma non l’ha ancora “etichettata” come tossica. Negli Stati Uniti molte società stanno tentando di fare a meno di tale sostanza dopo aver ricevuto lettere di protesta da parte dei consumatori, ma la FDA (Food and Drug Administration) ha finora compiuto scarsi progressi nel processo di verifica. Il primo studio avviato in questo senso dovrebbe essere completato soltanto il prossimo anno. La potente lobby chimica ha rallentato l’iter, ma forse la sentenza del Canada potrebbe accelerare la “morte” di questa sostanza tossica.
Fonte: [Treehugger]
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