Abbiamo visto case fatte con bottiglie in PET riciclate e quelle composte da bottiglie di vetro, le quali hanno fatto molto scalpore, anche se di solito rimangono solo un esperimento raro dei loro proprietari. Ma non in questo caso: l’avvocato boliviano che si è improvvisato architetto Ingrid Vaca Diez aiuta le persone povere a costruire le proprie case con materiali di recupero che, oltre alle bottiglie di plastica, riguarda qualsiasi materiale sia disponibile, compreso il latte in polvere scaduto e perfino sterco di cavallo. Il suo progetto ha avuto talmente successo che è stata inviata ad Haiti per aiutare i terremotati.
Tutto è cominciato con la richiesta di una bambina sua vicina che voleva una stanza tutta sua e un sacco di bottiglie in PET accumulate nel suo cortile. Quando suo marito, scherzando, ha detto: “per sbarazzarsi di loro, ne hai abbastanza per costruire una casa”, Ingrid Vaca Diez l’ha preso sul serio.
E così iniziò la costruzione di case con bottiglie di plastica e materiali riciclati, ma non solo come un hobby divertente, ma come una reale alternativa per le persone bisognose. Ha già realizzato sei case in questo modo a Warnes, una città di Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia, ed una a Roldan, una cittadina nella provincia di Santa Fe, Argentina.
Data la natura della sua iniziativa, l’Organizzazione degli Stati Americani l’ha invitata a recarsi ad Haiti a per partecipare alla discussione sulla ricostruzione del Paese. Secondo la BBC Mundo, 170 mq, o circa 36 mila bottiglie, attaccate con del cemento sono sufficienti a costruire un’intera casa.
Le bottiglie sono riempite con materiali di scarto o sabbia, ed ecco la parte divertente: il rivestimento è fatto con una miscela di più materiali di scarto. Vaca Diez ha detto alla BBC Mundo che usa una combinazione di “latte in polvere scaduto, sterco di cavallo, olio di lino, sangue bovino, melassa di canna e…qualsiasi cosa. Per il pavimento invece usa la gomma proveniente da pneumatici tagliati.
Una volta che le bottiglie sono riempite, una casa può essere pronta in 15 giorni. L’avvocato non ha un sito web, ma se volete saperne di più sul progetto potete contattarla tramite posta elettronica all’indirizzo [email protected].
Fonte: [Treehugger]
Commenti (3)