Un nuovo allarme sul riscaldamento globale è stato lanciato dalla Banca Mondiale: la temperatura della Terra salirà di 4 gradi entro il 2060 e ciò avrà effetti catastrofici sul pianeta e le popolazioni, in particolare su quelle degli stati poveri.
La Banca Mondiale presenta uno studio molto interessante intitolato “Turn down the heat: why a 4° C warmer world must be avoided”, che come si intuisce dal titolo si sofferma non solo sui numeri relativi alle previsioni di surriscaldamento, ma cerca anche di spiegare perché un simile aumento della temperatura della Terra va assolutamente evitato. Il report studia i collegamenti che il riscaldamento globale potrebbe avere con svariate altre questioni ambientali, economiche e sociali, dimostrando come l’aumento di 4° centigradi della temperatura terrestre risulterebbe catastrofico soprattutto per i paesi più poveri del pianeta. In particolare, oltre al calore in sé per sé, si parla di crisi della produzione alimentare, che il riscaldamento del globo acerberà, naturalmente anche in relazione alle proiezioni dell’incremento demografico: la fame, sarà un problema mondiale che lungi dallo sparire si aggraverà nel nostro prossimo futuro. E così lo sconvolgimento degli ecosistemi naturali anche marini porterà alla sparizione delle barriere coralline e a perdita irreversibile di biodiversità (con ricadute anche sulla scienza, che non avrà più la possibilità di studiare a scopo medico tantissime specie viventi, in special modo della flora).
Non finisce qui purtroppo. La Banca Mondiale ricorda anche a tutti come il problema dell’acqua diventerà terribile a seguito dell’innalzamento delle temperature, e anche in questo caso peserà maggiormente sui paesi poveri che già anno problemi nel reperimento delle risorse idriche. Ma, come di recente è stato più volte sottolineato, il riscaldamento globale è legato a doppio filo anche con molte catastrofi naturali, come gli uragani: le acque sempre più calde del pianeta porteranno a un maggior numero di uragani (e quindi di tragedie).
La Banca Mondiale ha di recente raddoppiato i prestiti agli stati per la lotta ai mutamenti climatici e continuerà e a spingere paesi avanzati e meno avanzati verso un’ottica di crescita ecosostenibile. Ma, come ricorda con questo rapporto, siamo comunque in una situazione di terribile emergenza.
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