Difficoltà nell’installare un impianto solare? L’energia costa cara e le rinnovabili non decollano? Un modo per risolvere tutto questo oggi c’è, ed è ovviamente ad impatto zero. Si chiama Bloom Box, un minigeneratore di corrente elettrica, delle dimensioni di un frigorifero, inventato dall’ingegnere indiano K.R. Sridhar.
Sridhar ha lavorato per anni alla NASA, e ne è uscito per poter dedicarsi a tempo pieno alla sua geniale invenzione. La Bloom Box consiste in una grande quantità di celle a combustibile impilate una sull’altra, alimentate da ossigeno ed un combustibile che può essere a basse o nulle emissioni, come la biomassa, gas naturale o energia solare. La reazione chimica che avviene poi in queste celle produce energia elettrica in grandi quantità, tanto da poter alimentare al 100% un’abitazione.
A dir la verità quest’invenzione esiste già da qualche anno, ma il costo proibitivo (700 mila dollari) ne ha limitato l’utilizzo. Finora i pezzi venduti sono stati molto pochi. Uno di questi è stato acquistato da eBay, il cui amministratore delegato ha confessato di aver già risparmiato 100 mila dollari in bolletta da quando ha acquistato l’apparecchio.
Altre grandi aziende che l’hanno acquistato, e si sono dette soddisfatte, sono Google e Amazon, ed un servizio della Cbs andato in onda pochi giorni fa ha rilanciato l’invenzione. Alcuni investitori della Silicon Valley hanno immediatamente rifornito di contante liquido l’ingegnere indiano, tanto da avergli permesso di far progredire il suo prodotto, abbassando i costi, tanto da permettergli di affermare che nel giro di pochi anni una Bloom Box adatta ad una casa costerà non più di 3 mila dollari (circa 2.200 euro).
L’energia pulita può essere la più grande opportunità del ventunesimo secolo
ha spiegato John Doerr, principale investitore nell’azienda e imprenditore dall’occhio “fino”, visto che ha lanciato lui quel colosso che oggi si chiama Google. La forza di tale prodotto è che è facile da installare (ha le dimensioni di un frigorifero), il combustibile oggi è di più facile reperibilità, e lo sarà ancor di più tra 5-10 anni quando sarà lanciato sul mercato mondiale, e potrà arrivare a fornire elettricità praticamente a tutto il mondo, comprese quelle zone senza un’efficace rete elettrica che ancora oggi sono costrette a ricorrere ai rumorosi e inquinanti generatori a petrolio.
Fonte: [Repubblica]