L’ormai ex attrice Brigitte Bardot ha sempre fatto parlare di sé. Ora che la sua bellezza si è affievolita non punta più sulle sue capacità di attrice, ma sulle cause animaliste. E’ celebre in tutto il mondo la sua campagna contro le pellicce, ed ora ritorna a farsi sentire prepotentemente per un’altra questione: l’eutanasia per gli animali. L’attrice francese ha fondato un’associazione per difendere i diritti degli animali, ed ora è impegnata nella battaglia per salvare due elefanti del circo.
Riassumendo in poche righe, tutto è cominciato il mese scorso quando si è scoperto che in un circo di Lione uno degli elefanti era malato di tubercolosi. Lui nel frattempo è morto, ma si è scoperto che altri due elefanti erano stati contagiati. Questa malattia poteva essere contagiosa per l’uomo, e per questo il tribunale di Rhone ha deciso l’abbattimento dei due pachidermi. Immediatamente c’è stata una levata di scudi in difesa degli animali, in sostanza si sostiene che se l’eutanasia non è concepita per l’uomo, non dev’esserlo nemmeno per gli animali.
E così ecco la proposta choc: la Bardot ha minacciato di espatriare in Russia. La tempistica non è casuale, proprio pochi giorni fa il suo collega Gerard Depardieu ha chiesto ed ottenuto la cittadinanza russa per evitare di pagare il 75% di tasse che il Primo Ministro Hollande aveva imposto ai super-ricchi. Questa volta, almeno apparentemente, i soldi non c’entrano, ma a spingere verso questa decisione BB è solo l’amore per gli animali.
Chiederò la cittadinanza russa per fuggire da questo paese che è diventato un mattatoio per gli animali
ha dichiarato Brigitte Bardot in una delle interviste in difesa di Baby e Nepal, i due elefantini che rischiano di essere uccisi. Ha tutte le ragioni di questo mondo, non c’è dubbio, ma se anziché combattere per salvare due elefanti malati si adoperasse per evitare che ci siano gli animali nei circhi, forse i suoi sforzi sarebbero più utili.
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