Come rilanciare il turismo ecologico e sostenibile in tutto il mondo? Puntando sul birdwatching e sulla variazione dell’offerta turistica. Questo è quanto propone il programma ONU per l’Ambiente (Unep) per la crescita economica del settore, settore che lo scorso anno solo negli USA. ha visto un giro d’affari di 32 miliardi di dollari.
Negli ultimi anni l’eco-turismo ha moltiplicato i suoi proventi sei volte di più del normale turismo culturale o del turismo legato al divertimento, per questo occorre variare l’offerta e proporre nuove iniziative per i numerosi turisti dell’ambiente e dell’ecologia. Come spiega Elizabeth Maruma Mrema, segretario esecutivo della Convenzione sulla conservazione delle specie migratorie degli animali selvatici (CMS)
Gli appassionati di birdwatching giocano un ruolo crescente e significativo nell’industria del turismo. Il birdwatching crea benefici economici diretti e indiretti per diversi paesi e comunità, anche fra i paesi in via di sviluppo.
Secondo fonti americane, il giro d’affari che ruota attorno al settore degli avvistamenti di uccelli e di fauna selvatica, sfiora i 32 miliardi di dollari solo negli USA, importo che corrisponde al Pil della Costa Rica, peraltro una delle destinazioni più ambite dai birders degli Stati Uniti. Il dato è significativo anche oltreoceano, in Scozia, dove lo scorso anno la Royal Society for the Protection of Birds ha registrato una crescita del turismo legato agli avvistamenti di aquile dalla coda bianca sull’isola di Mull che ha toccato i 12 milioni di dollari. L’intero settore turistico in Scozia occupa circa il 4% dei lavoratori e i benefici economici sono più che triplicati dal 2005.
Anche per questo occorre investire sulla protezione e la salvaguardia degli uccelli migratori perché oltre ad essere fondamentali nella tutela della biodiversità, sono anche una preziosa risorsa per l’eco-turismo. L’Unep chiede agli stati membri di intervenire con programmi di prevenzione e tutela degli habitat naturali, delle zone umide, e dei luoghi in cui nidificano gli uccelli migratori, ma anche delle aree protette in cui vivono gli esemplari della fauna selvatica a rischio estinzione.
[Fonte e foto: Unep]
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