Due femmine e un maschio di suricati sono approdati al Bioparco di Roma. Se il nome non vi dice niente, pensate al mitico Timon e ai suoi sudditi del cartone Madagascar, sono proprio loro: i piccoli onnivori, imparentati con le manguste, abilissimi nella caccia e spietati anche contro serpenti velenosi e scorpioni. I tre suricati arrivano al Bioparco dallo zoo di Jihlava, nella Repubblica Ceca e dallo zoo di Riga, nel Mar Baltico. Si sono ambientati perfettamente nel clima romano e nell’area a loro dedicata, vicino all’edificio del rettilario.
I suricati sono piccoli mammiferi che vivono in comunità di circa 30 esemplari, in tane sotterranee che controllano dai predatori con veri e propri turni di guardia e, quando si avvicina il pericolo, emettono un suono d’allarme che mette in allerta tutti i suricati. Lo spirito di comunione e di aiuto reciproco si manifesta in questi piccoli predatori soprattutto quando ci sono cuccioli da proteggere: anche esemplari esterni alla coppia possono prendersi cura dei piccoli come fossero baby-sitter mentre i genitori vanno a caccia lontano dalla tana. La specie conta animali che possono pesare tra 600 e 1200 grammi, e possono raggiungere una lunghezza di poco meno di 35 cm, ma solo la coda più essere lunga fino a 25 cm. La coda viene utilizzata come fosse una terza gamba: serve difatti a mantenere l’equilibrio durante il turno di guardia alla tana e a facilitare la fuga del suricato in caso di pericolo. Le femmine sono più grandi dei maschi e già al primo anno di età raggiugono la maturità sessuale. La loro vita media è di circa 12 anni. I suricati del Bioparco sono stati inseriti in una gabbia che riproduce fedelmente l’habita da cui proviene questa curiosa specie di mammifero, l’ambiente arido del deserto e delle savane africane. Durante i mesi più freddi i tre suricati verranno spostati nell’ambiente interno riscaldato.
Commenti (1)