I turisti che si sono trovati a passeggiare sugli Champs Elysees di Parigi in questo fine settimana si sono imbattuti in qualcosa di diverso dal solito caffè chic e negozi di lusso: mucche, pecore, maiali, erba, e gli agricoltori che vendono i loro prodotti. L’occupazione per due giorni di una delle vie più famose al mondo è stata effettuata durante la notte, ma non con un fine sovversivo. Piuttosto la finalità ultima era quella di diffondere la conoscenza del settore agricolo del Paese che sta passando un brutto periodo proprio in questo campo, peraltro nell’anno della Biodiversità.
Si tratta di ristabilire il contatto con il pubblico su ciò che la nostra professione è e che cosa vogliono da essa. Vogliono i prodotti meno cari del mondo o invece vogliono prodotti che ripaghino i produttori?
si domanda William Villeneuve, presidente dei giovani agricoltori francesi che ha organizzato l’evento da oltre 4 milioni di euro.
Anche se una tale costosa mossa pubblicitaria probabilmente non sarebbe accaduta altrove se non in Francia, dove l’agricoltore è un “personaggio amato, ma assediato”, secondo quanto riferisce la BBC, riflette gli sforzi in crescita in molti Paesi sviluppati per convincere la gente, soprattutto gli abitanti delle città, a tornare in contatto con ciò che mangiano e dove e come tutto ciò cresce.
Gli agricoltori francesi hanno portato 8.000 appezzamenti di terra e 150.000 piante, tra cui 650 alberi, per coprire il chilometro di strada occupato, che va dall’Arco di Trionfo a Place de la Concorde. Più di un milione di persone, e forse anche a due milioni secondo gli organizzatori, hanno visitato la mostra che si è tenuta domenica e lunedi. Il sindacato, che rappresenta più di 50.000 agricoltori di età inferiore ai 35 anni, spera che la temporanea “fattoria” potrà essere una vetrina per la produzione agricola, l’allevamento di ovini e le colture, come ha spiegato alla BBC. Una vetrina la cui funzione principale sarà educare i visitatori sui costi di produzione in forte rialzo ed i prodotti i cui i prezzi rendono la vita degli agricoltori difficile.
Ma la manifestazione non è stata solo politica, in quanto nella due giorni ecologica c’è stata la possibilità di acquistare piante, materiali per produrre a casa gli ortaggi, ed anche pezzi di terreno. Nel pomeriggio di domenica poi, i macellai di Parigi hanno organizzato un barbecue di massa lungo il boulevard. Conclude Villeneuve:
Non siamo qui per lamentare la nostra situazione. Siamo qui per promuovere il nostro commercio.
Fonte: [Treehugger]
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