La ricerca di nuove materie prime per la produzione di carburante biodiesel ha portato gli scienziati ad un prodotto di facile accesso in tutte le case, e di conseguenza a basso costo: il burro. In un nuovo studio pubblicato su ACS, il bi-settimanale del Journal of Agricultural and Food Chemistry, si segnala che il burro potrebbe essere utilizzato come materia prima eco-compatibile, o materia grezza, per produrre del gasolio pulito.
Michael Haas e colleghi citano l’aumento della domanda globale di biodiesel, e il desiderio di espandere la base delle materie prime, come fattori motivanti per le loro ricerche. I soli Stati Uniti si sono così impegnati a produrre 36 miliardi di galloni (136 miliardi di litri) di biocarburanti entro il 2022, un incremento significativo rispetto al livello attuale di produzione annuale di circa 11 miliardi di galloni (o circa 41 miliardi di litri). La maggior parte di questi è etanolo. Anche la produzione di biodiesel, ormai vicina al miliardo di galloni ogni anno negli Stati Uniti, è previsto che aumenti.
I ricercatori cercano materie prime ulteriori e più convenienti per la produzione del biodiesel, e così questi scienziati hanno scoperto nel burro un possibile candidato, con un miliardo di libbre (circa 450 mila tonnellate) che vengono prodotte ogni anno. Per evitare di far andare in concorrenza il cibo con il biodiesel, secondo gli scienziati potrebbe essere usato il burro prodotto in eccedenza, rovinato o scaduto, oppure il burro di prodotti non alimentari. Questo permettere al biodiesel di raggiungere prezzi competitivi.
Nel tentativo di scoprire un metodo adatto, gli scienziati hanno recuperato il grasso da un quarto di tonnellata di burro e lo hanno trasformato in acidi grassi che costituiscono il biodiesel. Hanno così scoperto che il materiale che ne risulta ha soddisfatto tutti, secondo gli standard ufficiali necessari per commercializzare il biodiesel. Lo studio ha concluso che, con ulteriori purificazioni o mediante l’utilizzo della miscelazione con il biodiesel da materie prime già esistenti, il burro potrà fornire in futuro un combustibile per motori diesel biologici. Magari al posto del fastidioso gas di scarico nell’aria sentiremo solo odore di latte.
Fonte: [Sciencedaily]
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