La crescente necessità di energia e l’aumento del costo del petrolio riportano l’attenzione sulle fonti rinnovabili e sui biocarburanti.
La scelta dell’uso di carburanti ecologici è dovuta in parte anche alle politiche ambientali e alle necessità di abbattere le emissioni inquinanti, oggi serio problema per l’ecologia e gli ecosistemi. Ma siamo davvero pronti alla svolta biocarburanti?
L’ottobre scorso l’Ente di protezione ambientale degli USA (Epa) ha autorizzato l’uso del carburante E15 per le vetture immatricolate dopo il 2007. Il biocarburante, composto per il 15% da bioetanolo e per il restante 85% da benzina, ha messo in allerta l’Associazione delle raffinerie e altre società petrolifere che all’inizio di gennaio hanno fatto appello alla Corte federale contro la decisione dell’Epa perché, secondo loro, era stata presa “senza adeguati test”. Si tratta di strategia commerciale o davvero le società petrolifere hanno a cuore l’ambiente?
A questo appello si aggiungono due ricorsi dell‘industria delle auto che cita i danni derivati dal misfueling, ossia dagli automobilisti che fanno il pieno di E15 dalle pompe di benzina nelle vecchie auto non adatte al biocarburante. Tuttavia l’Epa nei prossimi mesi darà il via libera all’uso del carburante ecologico anche per le vetture costruite tra il 2001 e il 2006. Sembra quasi che il misfueling abbia ripercussioni solamente economiche visto che è la legge a decidere quali vetture possono utilizzare l’E15 e non le caratteristiche tecniche delle auto. Altro ricorso all’Epa arriva dalle associazioni ambientaliste che chiedono una percentuale maggiore al 15% per il prodotto bio nel carburante ecologico. Il vero problema forse è un altro: da uno studio compiuto dalla Purdue University è emerso che gli Stati Uniti non hanno le infrastrutture adeguate per produrre 136 miliardi di litri di biocarburanti entro il 2022, come vorrebbe il Presidente Obama. Allo stesso modo si dovrebbero incrementare le pompe di benzina e abbattere i costi del biocarburante per renderlo più competitivo del petrolio.
[Fonte: Corriere della Sera]
[Foto: scuoladifassa ]
uniroma.tv 3 Marzo 2011 il 12:23 pm
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