Del paradosso dell’ecologia, i biocarburanti di prima generazione, abbiamo discusso di frequente sulle pagine di Ecologiae. Oggi torniamo a parlarne in virtù dell’allarme lanciato da un nuovo rapporto diffuso dall’associazione ambientalista Friends of the Earth. Nella relazione, intitolata Africa, up for grabs, si parla di un vero e proprio furto di terreni destinati alle coltivazioni alimentari, sottratti, spesso illecitamente, da produttori europei per piantare colture destinate alla produzione di biocarburanti.
La conseguenza principale di questa appropriazione indebita, attuata senza consultare adeguatamente le comunità locali, aggrava la già drammatica crisi negli approvvigionamenti di risorse alimentari nei Paesi in via di sviluppo e sottosviluppati. Il risultato è la fame. Ma le aziende europee sotto accusa, imputate di affamare il Terzo Mondo, sottraendo terreno fertile alle colture alimentari, non ci stanno e si difendono affermando che i terreni destinati alla coltivazione di risorse primarie per i biocarburanti in realtà sono quelli non adatti alle colture alimentari.
Non la pensano allo stesso modo, evidentemente, gli attivisti che replicano sostenendo che al contrario
le coltivazioni di biocarburanti, compresi quelli non commestibili come la jatropha, sono in concorrenza diretta per la terra fertile.
Ricapitolando i dati forniti da Actionaid, che da anni si batte contro lo sfruttamento dei terreni agricoli nei Paesi sottosviluppati a vantaggio dei produttori di biocarburante occidentali, le conseguenze della terra sottratta all’agricoltura provocano come principali effetti:
- un aumento del costo dei generi alimentari di prima necessità;
- l’aggravarsi, di conseguenza, della fame nel mondo;
- lo scarseggiare di terreni coltivabili.
E allora che fare? Per gli ambientalisti di FoE,
l’unica soluzione possibile è che i Paesi europei rinuncino all’obiettivo di produrre il 10% di tutti i carburanti per i trasporti da biocarburanti entro il 2020.
La quantità di terre prese in Africa per soddisfare la domanda crescente di biocarburanti in Europa è sottovalutata e fuori controllo e se inoltre verranno implementati gli obiettivi dei biocarburanti, la situazione non potrà che peggiorare.
[Fonte: Ansa Ambiente&Energia]
[Foto: Nextnature]