Le case sostenibili non sono più una novità. Da ogni parte del mondo arrivano notizie di progetti o costruzioni dedicate all’ecologia, ed in quest’ottica con un occhio al passato ed uno al futuro, si inserisce anche la casa di Roald Gundersen, architetto americano del Wisconsin.
Nello Stato americano Gundersen dirige la Whole Trees Architecture And Costruction, un’azienda che si occupa di costruire case sostenibili al 100%. Un esempio, il più evidente, è la sua casa personale. Il materiale che ha usato per costruirla è il legno, e fino qui non c’è nulla di nuovo. Ma l’innovazione è il tipo di legno: a chilometro zero e conservato nella sua struttura naturale.
Legno a chilometro zero significa che per trasportarlo fino alla sua proprietà, Gundersen non ha emesso nemmeno un grammo di CO2, ma l’ha preso dal bosco di fronte la sua casa. Per sostenibile si intende che il legno non proviene da alberi tagliati “a casaccio”, ma sono stati presi solo quelli che erano morti o stavano morendo, quelli malati e quelli che limitavano la crescita degli altri. In questo modo non solo ne ha guadagnato in salute il bosco, che si può ora sviluppare più facilmente, ma non si è creato nemmeno dell’inquinamento in quanto un albero morto già di per sè emette carbonio, dunque meglio eliminarlo e sostituirlo con uno giovane che il carbonio lo assorbe.
Infine, e questa è la vera novità, la struttura non rispecchia quella solita delle costruzioni in legno, con le assi piallate e tagliate, ma i rami e i tronchi vengono incastrati così come sono al naturale, con tutte le piegature e le loro imperfezioni. A prima vista può non sembrare bellissima esteticamente, ma è molto funzionale. Come lo stesso architetto ha spiegato al New York Times:
Un tronco curvo può sostenere una casa. Le piante hanno testato e architettato la loro struttura per 200 milioni di anni rendendo la loro capacità di sopportare il peso simile all’acciaio. L’albero non lavorato può sostenere il 50% di peso in più rispetto alle travi tagliate e piallate.
Costo di tutto questo? L’intera casa è costata solo 15 mila dollari e 12 mesi di lavoro. Un bell’esempio per un futuro sostenibile.
Fonte: [Repubblica]
Nexso 12 Novembre 2009 il 12:09 am
Semplicemente meravigliosa 🙂