E’ partito nello scorso mese di giugno, a Savona, il servizio di bike sharing presso ben sette ciclostazioni sparse per la Città al fine di offrire, con un parco composto da 40 biciclette, un servizio che, tra l’altro, assieme al car sharing permette di combattere lo smog.
Al riguardo, in accordo con quanto riporta l’Amministrazione comunale, nel rapporto Legambiente Ecosistema Urbano Savona si posiziona al sesto posto e, quindi, tra i Comuni più virtuosi su scala nazionale. La fruizione del servizio di bike sharing è tra l’altro molto semplice, grazie ad una tessera prepagata che costa 15 euro il primo anno, e solo 5 euro all’anno per gli anni successivi.
Per incentivare l’utilizzo del servizio, inoltre, c’è attualmente la possibilità di ritirare la tessera con una validità di 18 mesi. Il tutto a fronte di tariffe orarie che sono particolarmente contenute visto che la prima ora di utilizzo della bicicletta è gratis; per l’utilizzo nella seconda ora si pagano solo 0,50 euro, ed un euro l’ora per la terza e per le ore successive. Secondo quanto dichiarato da Jorg Costantino, Assessore all’ambiente del Comune di Savona, sia il bike sharing, sia il car sharing rappresentano due misure sostenibili per la mobilità urbana che si spingono nella direzione che porta ad una diminuzione del traffico e ad un conseguente abbattimento degli agenti inquinanti.
Il car sharing a Savona è stato invece lanciato nel mese di giugno dello scorso anno al fine di permettere un utilizzo più oculato della macchina al punto che un automobilista che passa al car sharing può andare a tagliare i consumi anche fino al 50%; basti pensare, in accordo con i dati forniti dal Comune, che una macchina condivisa toglie letteralmente dalla circolazione ben dieci auto private. Nel Comune il servizio è affidato a Savona Car Sharing, un’Associazione di imprese costituita da Car Sharing Italia, dalla Fondazione Legambiente e da Genova Car Sharing.
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