Partirà tra qualche settimana la Biennale Habitat, il progetto di “conoscenza multidimensionale” sulle tematiche ambientali e sullo sviluppo sostenibile promosso da HabitatLAB, per la valorizzazione culturale, storico, artistico, paesaggistico e naturale del mar Adriatico e del mar Ionio. Il “sistema Adriatico” ideato dall’architetto pescarese Annika Patregnani porterà, tra il 22 settembre 2012 e il 9 maggio 2013, a uno scambio culturale itinerante tra 13 città italiane e 8 straniere che si affacciano sull’Adriatico e sul mar Ionio.
La Biennale Habitat 2012 parte da Taranto, oggi nel ciclone delle notizie per la chiusura delle acciaierie dell’Ilva, per arrivare nella città di Bari, poi a Termoli, nella località abruzzese di Pineto, si arriva a Venezia, per poi tornare al sud nelle isole Tremiti, ad Agrigento, e poi ancora a Trieste, Ancona, all’isola di Caporizzuto, e poi ancora a Ravenna, Brindisi e Roma. Le tappe extraitaliane sono invece: Tirana, Mostar, Pinaro, Dubrovnik, Salonicco, Kotor per il mar Ionio. La Biennale si pone come obiettivo quello di valorizzare e quindi tutelare la biodiversità e la tradizione storico-artistica dei paesi che si affacciano sull’Adriatico e sul mar Ionio, aderendo alla strategia Europa 2020 per una “crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva” e punta al “coinvolgimento istituzionale, scientifico, artistico, universitario, tecnico, professionale e imprenditoriale”.
La manifestazione si articola di 4 aree tematiche: forum, eventi, area esposizioni e concorsi e pone il suo primo obiettivo nella creazione di un Network permanente di “conoscenza e orientamento” per lo sviluppo di progetti di tutela, conservazione, promozione delle aree interessate per far si che tutti possano comprenderne il valore e identificarla come patrimonio dell’Umanità. HabitatLAB, promotore della Biennale è una Onlus
Laboratorio di pensiero e ricerca progressivo, interattivo e dinamico per lo sviluppo di attività e la divulgazione di progetti rivolti alla tutela, alla valorizzazione e allo sviluppo in chiave sostenibile dei territori intensi come insieme interagente di habitat.
[Fonte e foto: Biennale Habitat 2012]