Con la crisi economica molti più italiani lasciano in garage l’automobile e prendono i mezzi pubblici o i veicoli a basso impatto ambientale, come la bicicletta. Certo le nostre città non sempre offrono percorsi ciclabili e accortezze per gli amanti delle due ruote, ma pian piano la consapevolezza e la necessità di preferire la bici alle quattro ruote si sta facendo strada e trova consensi nelle amministrazioni locali. L’esempio che vi portiamo è quello della Federazione Italiani Amici della Bicicletta (FIAB) che, dopo diversi tentativi e proposte al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è riuscita ad ottenete il via libera alla circolazione contromano nelle strade urbane.
La soluzione per il momento può essere effettiva solo nelle strade “larghe almeno 4,25 metri, in zone con limite di 30 Km/h, nelle zone a traffico limitato e in assenza di traffico pesante” e dunque nella maggior parte dei centri urbani. Antonio Della Vecchia, presidente della FIAB, informa che alcuni comuni virtuosi come Reggio Emilia, hanno già introdotto la nuova normativa stradale che agevola i cicicli e favorisce l’uso della bicicletta perché
Consente al ciclista di usufruire di tragitti più brevi, evitando di seguire sensi unici pensati esclusivamente per le auto e che portano il ciclista a fare giri molto più lunghi.
Non è solo questo il vantaggio del via libera al contromano per le due ruote: scegliendo strade alternative e anche più brevi, il ciclista può evitare le strade più trafficate e quindi più inquinate; evitare lunghe code dietro marmitte fumanti ed è più incentivato a prendere la bicicletta per recarsi a lavoro, in ufficio, a fare la spesa, a scuola o anche per il semplice gusto di passeggiare in città. Come spiega Enrico Chiarini, responsabile area tecnica della FIAB
Il ministero, finalmente, dando parere favorevole alla nostra proposta, pur con prescrizioni compatibili con i contesti urbani, di fatto ha offerto alle amministrazioni locali un nuovo strumento a favore del traffico ciclistico. Ma non è tutto. L’applicazione di tale soluzione consentirà il completamento a basso costo della rete ciclabile urbana di molti comuni italiani e di fatto offrirà al ciclista interessanti alternative a strade fortemente trafficate.
[Fonte: Il Corriere della Sera]
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