La nota prigrizia degli italiani che prendono l’auto anche per fare due isolati aveva portato molti a pensare che il Bici-Day, il giorno dedicato alla bicicletta in tutt’Italia, non avrebbe avuto molto successo. Ed invece sono stati 1.300 i comuni che hanno aderito all’iniziativa e quasi un milione le persone scese in piazza, con la propria bicicletta o con una noleggiata, per lanciare un messaggio forte alle istituzioni: gli italiani vogliono i mezzi puliti.
Il successo è stato talmente netto che anche il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, la quale ha voluto fortemente quest’iniziativa, è rimasta sorpresa di tanta partecipazione:
Il successo del “bici-day” è il segnale che c’é grande voglia di città meno inquinate e più vivibili. Credo che il bici-day, per le notizie e le immagini che giungono da tante città del nostro Paese, sia stata un successo. Centinaia di migliaia di italiani hanno partecipato a una festa nazionale poco rituale e molto familiare, fatta di passeggiate in bici, centri storici chiusi al traffico, giochi per bambini e di aria pulita.
E’ importante notare che questa è la prima edizione di questa manifestazione. Dunque se in futuro verrà replicata, è molto probabile che la partecipazione sarà sempre superiore. Ma vediamo dopo il salto cosa ha prodotto tale iniziativa.
L’intento era di smuovere le coscienze e far pendere l’ago della bilancia verso i mezzi più puliti, lasciando in garage (per quanto possibile) le automobili inquinanti. E così la risposta dei comuni è stata molto positiva. Un po’ in tutta Italia sono stati chiusi alle automobili i centri storici per fare in modo che potessero circolare solo le biciclette o le persone a piedi; sono state indette mostre sulle due ruote, sono stati effettuati spettacoli all’aria aperta come quelli degli acrobati della bicicletta, concorsi a premi per le bici più originali e per i Comuni con il maggior chilometraggio di piste ciclabili, rapportato al numero di abitanti.
E sono state proprio le piste ciclabili le co-protagoniste dell’evento. Sono stati molti i sindaci infatti che, presi dall’entusiasmo dell’iniziativa, hanno promesso la formazione di nuove piste in futuro, il primo dei quali, Gianni Alemanno sindaco di Roma, che ha promesso 350 km di piste ciclabili nella Capitale entro il 2016, con 350 stazioni di bike sharing e 1.434 parcheggi per bici in tutta la città.
Fonte: [Ansa]
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