Il nostro Premier Silvio Berlusconi ha perso un’altra occasione per dimostrare un pò di attenzione all’ecologia da parte del suo Governo. Al summit sul clima tenutosi a Bruxelles nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio italiano era in prima fila tra quei leader che si sono opposti all’obiettivo del 20-20-20 imposto dall’Unione Europea già dall’anno scorso.
L’obiettivo del 20-20-20 significa ridurre del 20% le emissioni di CO2 entro il 2020 e contemporaneamente potenziare l’utilizzo delle energie rinnovabili fino al 20% del fabbisogno nazionale (più un 10% della quota del biocarburante).
La maggior parte dei 27 leaders europei è ancora d’accordo con questa normativa, capeggiati dal Presidente francesce Sarkozy, ma il fatto di non aver raggiunto ancora un accordo unitario su un programma da iniziare già nel Dicembre prossimo comporta più di una preoccupazione. Secondo Berlusconi infatti la crisi finanziaria che ha colpito il mondo in questi giorni deve far rivedere gli obiettivi ambientalistici, che passerebbero in secondo piano davanti alle ragioni dell’Economia. Non si possono limitare le aziende europee nei metodi di produzione che dovrebbero ridimensionare l’inquinamento, ma anche i costi di produzione, che si alzerebbero troppo, e peserebbero eccessivamente sulle tasche degli imprenditori. Peccato che anche Stati Uniti e Cina, le due nazioni più inquinanti del mondo, stanno cominciando a prendere provvedimenti per ridurre le emissioni. La preoccupazione di Sarkozy è riassunta nella frase:
“è inaccettabile rivedere gli obiettivi fissati dalla Ue contro il cambiamento climatico e va trovata una soluzione prima di gennaio […] credo che abbiamo una responsabilità storica che non si può rinviare a domani”
Noi siamo d’accordo con lui, non ha senso mantenere la produzione (anche di CO2) attuale se poi, tra qualche decina d’anni, non ci sarà più nulla da produrre, non avendo più una Terra su cui agire. Intanto Berlusconi pone il veto all’attuazione della normativa, così come la Polonia e alcuni paesi dell’ex Unione Sovietica, e vedere il Presidente allearsi con i comunisti fa un certo effetto. Chissà cosa racconterà ai suoi nipoti di questo momento storico così delicato.
tommy 17 Ottobre 2008 il 7:17 pm
che bello mi piacciono i blog di sinistra e che parlano di ecologia!!! tutto andrebbe bene se il nostro caro presidente non faccesse questo tipo di ca.. volate.. 🙁
Anonimo 17 Ottobre 2008 il 8:50 pm
Ma che c’entrano i comunisti? La polonia è governata dai comunisti? E gli altri paesi ex sovietici che hanno votato come Berlusconi? La posizione dei comunisti, che hanno un gruppo al Parlamento Europeo, è diametralmente opposta! Credo dobbiate le vostre scuse!!!
Marco Mancini 18 Ottobre 2008 il 10:03 am
era una battuta, caro anonimo. faceva sorridere il pensiero che uno come berlusconi, che è sempre stato contro il comunismo, avesse come unici alleati sul problema clima i paesi del blocco dell’ex Unione Sovietica.
un pò di ironia….
Marco Mancini 18 Ottobre 2008 il 10:13 am
appunto per tommy: mi fa piacere sapere che il blog ti piace, ma c’è un’inesattezza. Questo NON è un blog di sinistra, non vogliamo veicolare alcun messaggio politico. quando c’era il governo di sinistra e faceva qualcosa sull’ecologia ne abbiamo parlato negli stessi termini usati per gli articoli sulla destra.
tengo a precisare che non conosco l’orientamento politico degli altri blogger, ma di certo io non sono nè di destra nè di sinistra, mi attengo solamente a riportare ciò che avviene nel mondo dell’ecologia, che sia buono o che sia negativo. spero tanto un giorno di potervi raccontare qualcosa di positivo fatta dal governo berlusconi. se ciò dovesse accadere, state sicuri che sarei il primo a riportarlo.