Benzo(a)pirene

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Benzo(a)pirene

Il benzo(a)pirene è un idrocarburo policiclico aromatico a cinque anelli benzenici condensati. Esso è presente nell’aerosol urbano, tra le varie particelle inquinanti come il particolato, ed è particolarmente studiato in quanto si tratta di una delle componenti dell’aria cittadina più tossiche in assoluto, tanto da poter provocare il cancro. Quando si ossida può intaccare il DNA umano, dando vita ad una serie di reazioni chimiche che poi portano ad una serie di patologie, tra cui la più comune è il cancro al polmone.

Il benzo(a)pirene può venire facilmente in contatto con gli esseri umani. Può trovarsi nell’acqua, dove può essere pericolosissimo anche a bassissime concentrazioni, oppure più facilmente nell’aria. In particolare viene prodotto attraverso la combustione, per questo si registrano alte concentrazioni all’esterno degli impianti termici, alle centrali termoelettriche agli inceneritori e nelle zone ad alto traffico.

I suoi effetti sulla salute, oltre che il cancro (comune quello ai polmoni, ma anche alla vescica e alla pelle), possono riguardare anche le malformazioni di un feto quando la sostanza viene in contatto con una donna incinta, oppure può trasmettersi al bambino attraverso il latte materno. Sugli adulti invece si possono registrare irritazioni delle mucose, difficoltà di respirazione, bronchite, dispnea, edema polmonare, arrossamenti ed irritazioni della pelle, dermatiti, desquamazione ed eritema, mentre a contatto con gli occhi può comportare congiuntivite, fotosensibilità, arrossamenti e irritazioni.

Inoltre il benzo(a)pirene si sedimenta nel suolo, inquinandolo, e finendo col produrre radicali liberi nell’aria. Il pericolo è che termini nei corsi d’acqua o vada ad inquinare le falde acquifere, con conseguenze gravi sulla salute umana. Secondo l’OMS nelle abitazioni non c’è il rischio di venire in contatto con dosi elevate di questa sostanza, per questo ha deciso di disciplinare solo il campo industriale, come ad esempio i forni a carbone, con una soglia di 1 ng/m3 come limite oltre il quale l’esposizione diventa pericolosa.

Per approfondire:

Benzoapirene, Puglia approva limiti alle emissioni

[Fonti: Wikipedia; Scribd]

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