Hanno intenerito anche i cuori più duri in Italia e all’estero. Migliaia di cuccioli di beagle, con i loro occhioni bisognosi di affetto, hanno fatto il giro del mondo (per fortuna per ora solo in foto), ed hanno smosso le coscienze di tutti. Grazie a loro forse (usiamo il condizionale), la vivisezione potrebbe essere vietata in Italia. Esiste una direttiva europea infatti che vieta l’utilizzo di animali per scopi scientifici, ed ora il nostro Paese potrebbe finalmente ratificarla.
Tornando a questi bellissimi animali, dopo un primo blitz di qualche settimana fa in cui ne erano stati liberati poco più di una decina, ora con il sequestro della struttura di Montichiari sono migliaia (si stima tra 2.500 e 2.700) quelli che hanno bisogno di una sistemazione. Il PM titolare dell’inchiesta ha per ora affidato i cagnolini alle associazioni italiane più importanti nel settore della difesa degli animali, la LAV (Lega Anti Vivisezione) e Legambiente, ma è chiaro che non potranno rimanere per sempre lì.
Entro pochi giorni dunque tutti questi animali saranno affidati alle associazioni, e verranno aperte le adozioni. Ora il rischio è che, nell’agitazione emotiva del momento, migliaia di bambini chiedano in regalo il piccolo di beagle, ma poi alla lunga possano stancarsi e abbandonarlo. Per questo dalla LAV ricordano che
servono famiglie consapevoli che si rendano conto che questi animali non sono normali: hanno bisogno di estrema attenzione dal punto di vista comportamentale e fisico. Zero slanci emotivi ma solo consapevolezza di un compito non semplice.
Gli animali saranno già forniti con il microchip previsto dalla legge, ed essendo tutti tracciabili, eventuali abbandoni sarebbero immediatamente scoperti ed i padroni affidatari denunciati. Inoltre prima dell’affidamento ogni cane verrà visitato dai veterinari nominati dalla Procura. Ma come fare per ottenere un beagle? Basta andare sul sito di Legambiente o LAV (o cliccare su questo link) e compilare il modulo di adozione. A seconda delle domande poi le richieste verranno filtrate direttamente dalla Procura e dalle associazioni, e dopodiché le famiglie selezionate come le più idonee potranno ottenere l’affidamento di uno di questi animali che hanno tanto sofferto in passato, e che meritano solo tanto amore.
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