Quante volte ci sarà capitato di dover stampare un documento importante, dare il comando di stampa, ma il foglio non parte, mentre sul monitor compare la scritta “inchiostro terminato“. Tra qualche anno questo problema non lo avremo più, e in Usa c’è qualcuno che l’ha risolto già da ora.
L’inchiostro del futuro si chiamerà E-ink, o inchiostro elettronico, e tutto sarà tranne che un vero e proprio inchiostro alla vecchia maniera. In realtà il trucco sta tutto nella carta che utilizzeremo. Infatti questa sarà composta da una superficie rivestita da milioni di microcapsule grandi quanto un capello umano.
Ciascuna di queste microcapsule avrà carica positiva se conterrà particelle di bianco e carica negativa se sarà nera. Quando una piccola carica elettrica verrà applicata, le particelle nere si sposteranno in alto verso la superficie, rendendo un punto nero lo spazio a loro corrispondente. In questo modo verranno visualizzati caratteri di testo o elementi grafici. In pratica si tratta semplicemente di risparmiare quelle centinaia di litri di inchiostro nero da stampante che è sempre il primo a finire, e che viene sprecato in quantità industriali, soprattutto per stampare giornali.
E infatti sarà proprio una rivista a sperimentare per prima questo metodo rivoluzionario. La prima uscita è prevista a Settembre e si tratterà della rivista Esquire, grazie all’iniziativa del suo direttore editoriale David Granger. Sulla copertina del giornale campeggerà la scritta “Il 21° secolo comincia adesso”. L’unico dettaglio ancora da migliorare è la durata. Infatti proprio come un inchiostro classico, non durerà per sempre, ed essendo un elettronico, ha durata di gran lunga inferiore. Per ora si parla di una resa di 90 giorni, ma questo particolare è sicuramente destinato ad essere migliorato.
“Le riviste sono rimaste sempre uguali per 150 anni”, sostiene Granger, ed è per questo che ha tentato di fargli fare un passo in avanti, per lasciarsi alle spalle il passato, e iniziare una nuova era, come quella inaugurata dai telefoni cellulari 20 anni fa. Per avere un’idea di come dovrebbe funzionare l’E-ink, basterà andare a scovare il dvd del film di Steven Spielberg “Minority Report“, lì c’è una sorta di display con l’inchiostro elettronico utilizzato come noi oggi utilizzeremmo un semplice computer, ma in un futuro nemmeno troppo lontano.