Le barriere autostradali, che all’apparenza non sono bellissime, sono destinate a bloccare il suono e la vista del traffico ai quartieri adiacenti. Esse possono fare qualcosa anche in termini di carico di inquinamento atmosferico. In uno studio del NOAA e della US Environmental Protection Agency, i ricercatori hanno analizzato innocui “traccianti” per misurare il movimento potenziale delle sostanze inquinanti come il monossido di carbonio, i metalli pesanti e i composti organici volatili come il benzene.
I risultati hanno mostrato una riduzione significativa del tasso di inquinamento nei quartieri vicini grazie alle barriere. Esse sono state originariamente progettate per “alleviare” il rumore autostradale, ma anche per evitare l’inquinamento visivo per i residenti nelle vicinanze. Alcuni le hanno anche abbellite, piantandoci delle viti e altre piante per “ammorbidire” gli effetti estetici.
Lo studio NOAA è il primo scientificamente progettato per studiare e valutare gli effetti e il ruolo del movimento del carico di agenti inquinanti nell’aria in prossimità delle barriere autostradali. La relazione completa è stata pubblicata sulla rivista Atmospheric Environment.
Mentre le barriere bloccano il rumore e la vista di centinaia di veicoli che sfrecciano sulla strada, abbiamo riscontrato che riducono anche le elevate concentrazioni di sostanze inquinanti prodotte dai veicoli dal sollevamento e dalla canalizzazione nelle vie delle aree marginali, verso la zona residenziale
ha detto Dennis Finn, meteorologo e autore della ricerca presso l’Air Resources Laboratory in Idaho Falls, Idaho. Una larga parte della ricerca mostra una varietà di potenziali effetti sulla salute umana, come malattie respiratorie, gli effetti cardiovascolari e il cancro negli individui che vivono o lavorano in prossimità del traffico pesante. La riduzione dell’inquinamento atmosferico avrà un effetto positivo sui vicini quartieri residenziali.
I ricercatori sono stati in grado di condurre studi sulla stabilità delle condizioni atmosferiche per quantificare gli effetti delle barriere stradali sulla dispersione degli inquinanti. La stabilità atmosferica è una misura di quanto avviene la miscelazione atmosferica, cioè l’intensità degli agenti inquinanti dell’aria. L’instabilità (come ad esempio durante una giornata di vento) provoca il massimo di miscelazione e la riduzione dei livelli di inquinamento, mentre la stabilità (un giorno con basso o nessun vento) produce il minimo di miscelazione e le concentrazioni d’inquinamento superiori rimangono più a lungo.
Abbiamo anche scoperto che gli ostacoli tendevano ad intrappolare gli inquinanti nella zona della carreggiata stessa, soprattutto di notte, in condizioni di bassa velocità del vento. La quantità di sostanze inquinanti è molto più alta sulle zone che fiancheggiano le barriere che nelle zone senza di esse
spiega Finn. Lo studio ha infine concluso che le barriere concentrano le sostanze inquinanti sul lato della strada soprattutto quando le condizioni atmosferiche erano stabili.
Fonte: [Enn]
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