L’Italia sta diventando sempre più un Paese tropicale, ma sono ancora poche le persone che se ne sono accorte. Mentre sulla terraferma alcune zone si stanno cominciando a desertificare, segnali più forti stanno provenendo dal mare.
Il primo di questi è stato l’aumento improvviso della popolazione delle meduse, uno degli animali più fastidiosi della Terra, le quali fino a circa un decennio fa non esistevano nemmeno, o erano piuttosto rare, nei nostri mari. Invece oggi tra il riscaldamento globale e lo sterminio delle specie che proprio delle meduse si cibano, questi celenterati stanno diventando i padroni dei nostri mari. A testimoniare ulteriormente, se ce ne fosse bisogno, che le nostre acque stanno diventando sempre più calde (e di conseguenza lo diventa anche la terraferma), stanno arrivando molte specie che in Italia erano presenti fino a qualche anno fa solo negli acquari, primo fra tutti: il barracuda.
Vittorio Innocente, entrato nel guinness dei primati per le sue note “passeggiate sottomarine” a bordo di una bicicletta, durante una di queste “gite” ha recentemente fotografato questo pesce finora da noi sconosciuto, non in qualche zona tropicale, ma nella Riserva Marina di Portofino, nel Mar Ligure.
Queste specie, che popolano il Mar dei Caraibi e l’Atlantico, si sono pian piano spostate prima nel Mediterraneo, e via via sempre più a Nord, fino appunto alle coste della Liguria, le quali hanno temperature più fredde rispetto agli altri mari meridionali. Infatti finché rimaneva nel canale di Sicilia, come accadeva negli ultimi tempi, nessuno si sorprendeva dell’evento. Ma la migrazione verso Nord preoccupa non poco gli esperti, i quali con una breve ricerca hanno rivelato che il barracuda non è l’unico esemplare ad essersi spostato.
Nello stesso mar Ligure sono stati individuati la donzella pavonina ed il sarago faraone, tipici dei mari africani, i quali hanno tranquillamente superato il canale di Suez per venire a nidificare sulle coste italiane. Altro segnale d’allare lo porta il pesce Luna, una specie “di passaggio” nei nostri mari soltanto nel mese d’agosto, ma che quest’anno è stata individuata già ad aprile. Segno che l’Italia sta diventando un Paese tropicale, e che i cambiamenti climatici sono più preoccupanti del previsto.
Fonte: [Ansa]
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