La città di Dhaka, in Bangladesh, ha appena registrato più pioggia in un solo giorno rispetto a quanto ha visto in oltre mezzo secolo (33 centimetri caduti in 12 ore). Questo evento ha fatto sembrare ancora più opportuno quello che il Ministro dell’Ambiente Mustafizur Rahman ha appena richiesto: 4,35 miliardi di dollari per i progetti contro il cambiamento climatico, per far adattare la nazione e renderla al passo con i tempi.
Se sarà in grado di ottenere i fondi, i progetti, illustrati dal Gulf Times saranno spesi per costruire e rafforzare gli argini e le strade, per la costruzione di migliaia di ricoveri, per il dragaggio dei fiumi principali, per l’impianto di alberi lungo la fascia costiera, la bonifica del territorio e del mare.
Per quanto riguarda il modo per finanziare tutto questo, ha spiegato il Ministro Rahman, il Bangladesh ha bisogno dell’aiuto della Banca Mondiale, della Asian Development Bank e di un finanziamento da parte delle nazioni ricche del mondo.
Ricordando che il Bangladesh ha una delle più basse emissioni di carbonio del pianeta, è giusto che i veri responsabili del problema, le nazioni ricche, diano una grossa mano.
Si tratta di vita o di morte per noi. Vogliamo giustizia per il nostro popolo. Invitiamo tutti ad aiutare il nostro popolo e prendere misure immediate per salvare il pianeta Terra
è stata l’ammissione dello stesso Rahman sulla gravità della situazione. Questo è il nocciolo del problema del cambiamento climatico di cui non tutti sono consapevoli. Per quelli, come noi, che vivono nei climi temperati dei Paesi ricchi, la richiesta potrebbe sembrarci poco conveniente, ma non è una situazione di vita e la morte che noi abbiamo creato non solo in Bangladesh, ma anche alle Maldive o in qualsiasi isola del Pacifico. Dopotutto, se i responsabili della situazione non dovessero concedere i finanziamenti, probabilmente tutti questi soldi un giorno non serviranno più.
Fonte: [Treehugger]