Sacchetti di plastica: nessun decreto attuativo ne assicura la messa al bando

di Redazione 4

Qualche giorno fa il ministro Stefania Prestigiacomo ha assicurato che la messa al bando entrerà in vigore, come previsto, dal 1 gennaio 2011 senza ulteriori ritardi  e si è opposta con forza agli scaglionamenti proposti nel Milleproroghe che avrebbero posticipato di un anno l’entrata in vigore del divieto di distribuzione dei sacchetti di plastica da parte dei piccoli esercenti. Ella stessa ha dichiarato come sia:

una grande innovazione, quella introdotta dal governo  che segna un passo in avanti di fondamentale importanza nella lotta all’ inquinamento, rendendoci tutti più responsabili in tema di riuso e di riciclo. Soddisfazione senza riserve da tutte le organizzazioni ambientaliste che temevano, forse per i forti interessi economici implicati, una nuova proroga per l’entrata in vigore del divieto.

Si complimenta con il ministro il presidente di Legambiente (associazione che da anni si batte per la messa al bando degli shoppers in plastica) Vittorio Cogliati Dezza.

Al ministro Prestigiacomo va il nostro plauso per aver scongiurato una ulteriore proroga allo stop alle buste di plastica già previsto dalla legge Finanziaria 2007 (…) Vigileremo affinché questa importante misura da noi fortemente voluta non sia nuovamente messa in pericolo dalle pressioni delle lobby dei produttori di plastica.

Pare allora che davvero tutti: dai supermercati, ai mercati rionali, ai piccoli esercizi debbano mettere al bando la plastica a partire da subito. Ci sembra quasi un sogno: l’Italia che stupisce l’Europa con un provvedimento ecologicamente virtuoso per ora ineguagliato da nessuno a livello statale nazionale. Ma i sogni durano poco: infatti il Consiglio dei ministri non ha ancora emanato nessun decreto attuativo e senza decreto attuativo il divieto rimane quello della legge 296 del 2006 ovvero un provvedimento di tipo generale.
Si rassicura pertanto Enrico Chialchia, direttore di Unionplast, l’associazione dei produttori di oggetti in plastica, che prende atto di come non vi sia nulla di nuovo alla luce di questo 2011:

Il 1 gennaio 2011 non entrerà in vigore nessun decreto, per il semplice fatto che il Consiglio dei Ministri non ha adottato nessun provvedimento attuativo. Ad oggi la situazione è questa: nulla è cambiato rispetto alle disposizioni della legge 296 del 2006, che imponeva come data limite per la commercializzazione dei sacchetti il 1° gennaio 2010 ( e che poi è stato prorogato di un anno), che non è mai stata attuata proprio perché i decreti attuativi non sono stati emanati. A questo proposito ricordo anche che la 296 non prevedeva nessun regime sanzionatorio, dunque non si capisce nemmeno sulla base di quali disposizioni dovrebbero essere inflitte le multe.

Di opposto avviso è il senatore Francesco Ferrante, direttore di Legambiente, il quale ricorda che per far entrare in vigore il provvedimento, non serve nessun decreto attuativo:

La legge 296 è stata approvata.

Secondo Francesco Ferrante le energie di Unionplast avrebbero dovuto concentrarsi sulla preparazione alla riconversione delle aziende dei produttori associati,  sforzi che, invece, sono stati profusi in inutili battaglie di retroguardia:

il Direttore ha continuato a rassicurare i produttori sostenendo che il divieto non sarebbe mai entrato in vigore. Ha una responsabilità gravissima.

Come finirà la battaglia dei sacchetti di plastica: chi avrà ragione, chi prenderà la multa? I fatti ce lo mostreranno nel quotidiano a partire da subito. Certo è che la legge 296 nella quale confida il direttore di Legambiente sia molto vaga in quanto:

  • manca una precisa indicazione sul sanzionamento (e quindi come non manca di ricordare Ferrante, le multe non possono essere inflitte)
  • non si definisce cosa esattamente s’intenda per sacchetto di plastica (spessore, contenuto chimico, etc)

L’assurdo dibattito continua tra le massime cariche delle opposte fazioni. Saranno i commercianti ed i supermercati a darci la risposta nei prossimi giorni.

[Fonte: Ansambiente.it; Il fatto quotidiano.it]

Commenti (4)

  1. Anche noi di Ecopiteco seguiamo trepidanti questa diatriba. Intanto abbiamo già deciso: dal 01.01.011, zero borsine di plastica. E così abbiamo regalato ad amici e clienti una borsina in cotone celebrativa. Il tempo ci darà ragione. Nell’attesa, però, meglio agire.
    Buon anno a tutti

    1. Benissimo 🙂 auguri anche a te Marco

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