Vi abbiamo parlato anche quest’anno dell’importante riconoscimento delle Bandiere Blu. Se sugli interessi economici che gravitano attorno a questi riconoscimenti si vocifera da tempo, ora Il Fatto Quotidiano lancia un’inchiesta a dir poco interessante che parte dalla constatazione che per una Bandiera Blu, il mare non è balneabile.
Le Bandiere Blu sono il riconoscimento assegnato annualmente dalla FEE. Il Fatto Quotidiano con un bel reportage ha deciso di indagare sulla qualità delle acque cui vengono assegnati i riconoscimenti. A San Vito Chietino, in Abruzzo, sventola la Bandiera Blu ma due dei quattro tratti della costa del paese non sono balneabili perché infestati da escherichia coli e batteri vari, a causa dello scarico della fogna in mare.
Allora ci si starà chiedendo, come è possibile che la località sia Bandiera Blu? Bisogna notare che non si tratta di un caso isolato. Se si prende l’Abruzzo, nella regione sono state assegnate 14 bandiere, ma secondo l’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente solo 4 dei comuni hanno acque davvero eccellenti, mentre per svariati altri sono presenti, ancora una volta, divieti di balneazione. E il problema non interessa solo l’Abruzzo. Come si legge su Il Fatto:
nelle Marche, sono tre le località premiate che quest’anno presentano aree precluse alla balneazione dalla Regione perché con acque di qualità ‘scarsa’: Numana, Porto Recanati e Porto Sant’Elpidio.
Bene, ma come si spiega allora tutto questo? La FEE ha infine precisato, in seguito al reportage, che le Bandiere Blu sono assegnate a tratti di costa, non ai comuni. A singoli tratti di costa, anche a singole spiagge di ridotte dimensioni. È quindi possibile che tutto intorno le acque del mare siano talmente sporche e contaminate da non potersi nemmeno tuffare.
Eppure, questa precisazione non è certo a conoscenza di tutti. I comuni in fase di autopromozione difficilmente avvertono i turisti che buona parte dei propri mari non sono in realtà nemmeno balneabili. E altri casi strani, peraltro, non mancano. A San Felice Circeo, per esempio, le spiagge sono piene di chioschi abusivi e di cemento, tanto che 27 persone sono attualmente indagate. Ma come ha fatto a ricevere una Bandiera Blu se tra i criteri per l’assegnazione c’è il massimo rispetto della legislazione ambientale?
Il reportage de Il Fatto Quotidiano, insomma, non manca di sollevare nuovi interrogativi su questo riconoscimento.
Photo credits | Roberto Ferrari su Flickr