Buone notizie per le spiagge italiane: la situazione migliora rispetto al passato. Di poco, ma migliora. La Fondazione per l’educazione ambientale (Fee) ha assegnato in questi giorni, come ogni anno, le Bandiere Blu, il riconoscimento più alto per un Comune che possiede una spiaggia dato che ne attesta l’alta qualità in quanto a rispetto dell’ambiente e servizi offerti ai bagnanti. La buona notizia, dicevamo, è che il numero rispetto allo scorso anno è aumentato.
Le spiagge da bandiera blu sono infatti 135, ovvero 4 in più di un anno fa, le località di riviera 248, due in più, segno che gli sforzi per ripulire le spiagge e rendere anche i Comuni stessi eco-friendly paga. La Regione migliore da questo punto di vista è la Liguria che vanta 20 spiagge da Bandiera Blu, seguita dalle Marche (18) e dalla Toscana (17). Le peggiori invece sono Basilicata e Lombardia con una sola bandiera.
Gli indicatori che servono per stilare queste graduatorie riguardano prima di tutto la pulizia del mare, dato che per ottenere il riconoscimento il livello dell’acqua dev’essere “eccellente”; i campionamenti devono essere fatti regolarmente nella stagione estiva, ci devono essere impianti di epurazione delle acque reflue e della rete fognaria che coprano come minimo l’80% del territorio comunale, ci dev’essere in atto un programma di raccolta differenziata ed i rifiuti pericolosi devono essere gestiti correttamente, e poi servono aree pedonali, piste ciclabili, arredo urbano in ordine, aree verdi, staff di salvamento sulla spiaggia, abbattimento delle barriere architettoniche, pubblicazione dei dati sulle acque, strutture alberghiere a norma, agevolazioni per i turisti con tanto di certificazione ambientale, attività di pesca sostenibile e persino corsi di educazione ambientale nelle scuole.
Anche per il 2013 vediamo con soddisfazione un incremento di Bandiere Blu, ben 135 Comuni, che dimostra l’impegno continuo delle località rivierasche in un percorso per la piena sostenibilità. Il turismo sostenibile è oggi una scelta obbligata per chiunque abbia la responsabilità di amministrare il territorio e lavori per il suo sviluppo
ha dichiarato Claudio Mazza, presidente della Fee Italia.
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