Non sempre nella scelta di una banca in cui investire o depositare i propri beni sono i fattori economici ad essere determinanti. Forse in questo periodo di crisi, quando di soldi ce ne sono pochi da proteggere, le persone sembrano puntare su banche affidabili e anche a basso rischio. Si prediligono quindi conti deposito piuttosto che investimenti “azzardati”, ci si informa online o con il materiale informativo cartaceo delle singole banche sui costi di commissione, il rapporto qualità/prezzo, la facilità d’accesso agli sportelli. L’indagine compiuta dall’Osservatorio di SuperMoney rivela un’Italia di attenti risparmiatori con un crescente interesse per le banche etiche.
Banca Etica, la prima della filiera, come spiega il direttore Ugo Biggeri
E’ una scelta di valore. Di certo non di comodo o di convenienza. Un risparmiatore è sicuro che il suo operato non nuoce all’ambiente, al sociale, all’economia mondiale ed è lo stesso principio che regola l’approccio al biologico o al mercato equo e solidale.
Una scelta di vita, dunque, prima ancora che una sicurezza finanziaria. Eppure una scelta che può condizionare il comportamento delle banche, così come è accaduto per i prodotti di largo consumo. Nel dettaglio Banca Etica offre tassi d’interesse sui mutui concorrenziali perché lo scopo, come spiega Biggeri
Non è ricavare degli utili, gli interessi servono per sostenere i costi.
E’ nei conti deposito però che gli interessi bassi non attirano gli investitori, ma la spiegazione è semplice, e ragionevole
Se mentre l’economia cresce a stento dell’1% una banca mi propone un conto deposito che rende il 5% di interessi, è ovvio che quella banca non investe in economia reale. Nessuna impresa in questa fase cresce così tanto da poter dare il 5% al piccolo risparmiatore, far guadagnare l’intermediario e intanto fare utili. Un indizio del fatto che l’intermediario finanziario investe probabilmente in attività speculative. E così anche il più attento dei cittadini può finire con l’essere complice inconsapevole di meccanismi distorti.
[Fonte: Adnkronos]
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